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PREMIO BALZAN 2016: SOLO TRE I VINCITORI

Annunciati i vincitori dei Premi Balzan 2016; i premi hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri per ciascuna delle materie. Metà da destinare dai premiati a progetti enrico-decleva-e-salvatore-vecadi ricerca, soprattutto ai giovani.

Ogni anno la Fondazione Balzan annuncia i quattro vincitori di prestigioso premio, solo secondo dopo premio Nobel. Il valore di ciascuna dei premi è di 750.000 franchi svizzeri, circa 685.000 euro. Le materie variano ogni anno, e spesso riguardano ambiti specifici o interdisciplinari, così da privilegiare filoni di studio e ricerca innovativi, che superano i confini della materie tradizionali sia nella sfera umanistica (lettere, scienze morali e arti) che in quella scientifica (scienze fisiche, matematiche, naturali e la medicina).

La particolarità di questo premio (a differenza di Nobel) che la metà di ciascun premio dovrà finanziare, su indicazione del premiato, progetti di ricerca svolti da giovani studiosi e ricercatori, cosi stimolando non solo singoli persone, ma anche i gruppi di ricerca.

Questo anno è stata una piccola sorpresa. Per le relazioni internazionali: storia e teoria il Premio Balzan 2016 non è stato assegnato e sarà attribuito l’anno prossimo. Un caso rarissimo, sembra l’ultima (ed unica) volta è successo nel lontano 1985.  Quindi, nel 2017 da aspettare i 4 premi del 2017 e un premio (quello slittato) del 2016.

Tra i 3 vincitori, i due italiani, Piero Boitani (Italia), Università di Roma “La Sapienza”,  per la letteratura comparata e Federico Capasso (Italia/USA), Università di Harvard (USA), per la fotonica applicata. Inoltre tedesco Reinhard Jahn, Max-Planck-Institut für biophysikalische Chemie, Göttingen, riceve premio per le neuroscienze molecolari e cellulari, compresi gli aspetti neurodegenerativi e di sviluppo.

I nomi sono stati annunciati a Milano dal presidente del Comitato generale Premi della Fondazione Balzan, Salvatore Veca, con il presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Enrico Decleva, nella Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera.
I profili dei vincitori e le motivazioni dei premi (che saranno consegnati a Roma il 17 novembre prossimo) sono stati illustrati da cinque prestigiosi esponenti del Comitato generale Premi.

Peter Kuon (Professore di Filologia romanza all’Università di Salisburgo) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la letteratura comparata a Piero Boitani:          “Per la sua straordinaria capacità di rappresentare la letteratura mondiale come un dialogo vivente con i classici dell’antichità, del Medioevo e dell’età moderna; per i suoi studi innovativi sulla storia della fortuna e della ricezione dei miti e dei temi fondamentali della civiltà occidentale; per il suo metodo filologico che espone il senso potenziale dei testi canonici, proiettandolo nel futuro”.          

Salvatore Veca (Pesidente del Comitato Generale Premi Balzan), considerata l’importanza della materia e la necessità di individuare un vincitore o una vincitrice di alto livello, come tradizione del Premio Balzan, comunica che il Comitato Generale Premi si è impegnato a proseguire i lavori sulla materia delle “relazioni internazionali: storia e teoria” per pervenire a un esito adeguato nel prossimo anno.                          

Erwin Neher (Professore Emerito del Max-Planck-Institut für biophysikalische Chemie, Gottinga; Premio Nobel 1991 per la medicina o la fisiologia) e Peter Suter (Professore onorario di Medicina all’Università di Ginevra; già Presidente delle Accademie svizzere delle scienze) hanno così motivato l’assegnazione del Premio per le neuroscienze molecolari e cellulari, compresi gli aspetti neurodegenerativi e di sviluppo  a Reinhard Jahn:    “Per lo studio pionieristico della caratterizzazione molecolare delle vescicole sinaptiche e del ruolo dei complessi proteici nel processo di esocitosi – un meccanismo essenziale per la trasmissione dei messaggi nel sistema nervoso”.          

Carlo Wyss (già Direttore degli Acceleratori al CERN. Esperto nella concezione, per una produzione industriale in serie, di componenti superconduttori) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la fotonica applicata  a Federico Capasso:“Per il lavoro pionieristico nel campo del design quantico di nuovi materiali con specifiche caratteristiche elettroniche e ottiche che ha portato alla realizzazione del rivoluzionario laser a cascata quantica, e per i suoi importanti contributi sul fronte della scienza e della tecnologia fotonica nella plasmonica e nei metamateriali.”

Il presidente del Comitato generale Premi, Salvatore Veca, ha poi annunciato le materie premiande del prossimo anno, 2017:

– studi sulla memoria collettiva

– studi di genere

– approcci immunologici nella terapia del cancro

– il sistema planetario solare e gli esopianeti.

All’incontro, svoltosi alla Fondazione Corriere della Sera con il patrocinio del Comune di Milano, ha fatto seguito una lezione di André Vauchez, Premio Balzan 2013 per la storia medievale, intitolata “Dai santi ai santuari, lo spazio e il sacro nell’occidente cristiano“.

La Fondazione Internazionale Balzan, fondata nel 1957, opera attraverso due sedi. La Fondazione Internazionale Balzan “Premio”, a Milano, è presieduta da Enrico Decleva. Attraverso il Comitato generale Premi, presieduto da Salvatore Veca, sceglie le materie da premiare e seleziona le candidature. La Fondazione Internazionale Balzan “Fondo”, a Zurigo,  amministra il patrimonio lasciato da Eugenio Balzan, per mettere a disposizione della Fondazione Internazionale Premio Balzan “Premio” i mezzi finanziari necessari all’attuazione delle sue finalità.

 

Evgeny Utkin

 

(Versione articolo in lingua russa)

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