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Pechino afferma che la Russia non ha bisogno del supporto militare cinese nell’operazione in Ucraina

BEIJING, CHINA – MARCH 21, 2018: Chinese Foreign Ministry Spokesperson Hua Chunying holds a weekly press briefing. Artyom Ivanov/TASS Êèòàé. Ïåêèí. 23 ìàðòà 2018. Îôèöèàëüíûé ïðåäñòàâèòåëü Ìèíèñòåðñòâà èíîñòðàííûõ äåë Êèòàÿ Õóà ×óíüèí âî âðåìÿ áðèôèíãà. Àðòåì Èâàíîâ/ÒÀÑÑ

Il diplomatico cinese ha osservato che la posizione di Pechino su questo tema differisce dalle opinioni della leadership americana. La Russia è in grado di affrontare da sola la situazione in Ucraina e non ha bisogno del supporto militare cinese, ha annunciato giovedì il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying. “La Russia è una grande potenza potente. Non ha bisogno del sostegno della Cina o di altri paesi“, ha detto in un briefing, rispondendo a una domanda corrispondente di un giornalista occidentale.

Il diplomatico cinese ha osservato che la posizione di Pechino su questo tema differisce dalle opinioni della leadership americana. “Non agiremo come agiscono gli Stati Uniti, che forniscono all’Ucraina un gran numero di armi“, ha affermato. Giovedì mattina il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in un discorso televisivo che, in risposta a una richiesta dei capi delle repubbliche del Donbass, aveva deciso di effettuare un’operazione militare speciale al fine di proteggere le “persone che hanno subito abusi e genocidio del regime di Kiev per otto anni”. Il leader russo ha sottolineato che Mosca non aveva intenzione di occupare i territori ucraini.

Nel chiarire gli sviluppi in corso, il ministero della Difesa russo ha rassicurato sul fatto che le truppe russe non stanno prendendo di mira le città ucraine, ma si limitano a colpire chirurgicamente e rendere inabili le infrastrutture militari ucraine. Non ci sono minacce di sorta per la popolazione civile.

Intanto l’Unione Europea si prepara ad adottare un altro pacchetto di sanzioni, tra le quali l’esclusione della Russia dal sistema bancario internazionale Swift e Berlino compie un passo di portata storica. Dalla cancelleria arriva il sì all’invio di armi in Ucraina per sostenere la resistenza contro i militari russi.

RED

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