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In Crimea come osservatori internazionali per il referendum sull’indipendenza

Alexey Y. KomovItaleurasia e Russia News con il suo Segretario Generale e direttore Gianfranco Vestuto invitato ad essere osservatore internazionale per il Referendum in Crimea. Proseguono in Crimea le tensioni dopo che il 6 marzo il parlamento locale ha votato una mozione per chiedere alla Russia di annettere al suo territorio la Repubblica autonoma di Crimea. La mozione, ovviamente non riconosciuta dal Governo Ucraino che la ha definita “incostituzionale”, è stata approvata con larghissima maggioranza e permetterà ai cittadini stessi di ratificarla con un referendum che si svolgerà il 16 marzo nel quale vi sarà un unico quesito dove si chiede esplicitamente “se si vuole l’unione della Crimea alla Russia“. Mentre la situazione risulta essere sempre più esplosiva a causa soprattuto di interferenze esterne come quella americana, per la prima volta viene chiesto ad una Associazione italiana, Italeurasia, che si occupa anche di comunicazione con i suoi giornali online di informazione dell’area in lingua russofona, Russia News e Arzebaijan News, e al suo Direttore Gianfranco Vestuto di partecipare come osservatori il 16 marzo in occasione del Referendum. Gianfranco Vestuto direttore di Russia NewsL’invito giunge direttamente da Alexey Komov, presidente russo del Congresso Mondiale delle Famiglie, Ambasciatore all’ONU, che nella missiva inviata al Presidente Vestuto scrive: “Caro, come saprai, ci sarà un referendum in Crimea il 16 marzo in cui le persone saranno invitate a scegliere liberamente se vogliono rimanere con l’Ucraina o con la Russia. Ti invitiamo ad essere osservatore internazionale indipendente e testimone di come sarà fatta questa scelta storica. Spero che potrai venire in Crimea e osservare Tu stesso la democrazia in azione!”. Ringraziando Alexey Komov per l’invito, Gianfranco Vestuto sottolinea che: “è un onore per me e il mio staff essere stati invitati ad un evento di tale portata e crediamo che questo sia un risultato importante non solo per noi, ma per tutti coloro che credono che l’informazione non sia solo quella data da grandi testate giornalistiche, ma anche da quelle come la nostra, che pur potendo contare su un esiguo numero di fondi viene comunque riconosciuta per quella grande professionalità e capacità che spesso manca ai grandi mezzi di comunicazione“.

Barbara Cassani
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