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Occhi Di Roma – La Cupola Di San Pietro E Gli Effetti Speciali

E’ buio in via Niccolò Piccolomini.

Fino a poco fa, la macchina di due innamorati ferma alla fine della strada se ne stava lì, spenta, a contemplare quel vuoto pieno di emozioni.

Poi, nel silenzio della notte, il rumore del motore che si accende e via. Restiamo finalmente soli. Io, voi e la lontana immensità del cupolone.

Cosa ci facciamo qui? Lo scoprirete subito. Non è un caso che questa vista della cupola di San Pietro sia una delle più eccitanti e suggestive che la capitale possa offrire. Altra tappa preferita dei romantici, a prescindere, una sosta da non perdere e da fare rispettando il rituale che meglio ne rende l’effetto: con la macchina, in motorino o a piedi (nel terzo caso, meglio facendo una piccola corsetta) e preferibilmente di sera, sia per la bellezza delle luci che per il minor rischio di trovare il percorso trafficato, si parte dalla rotonda situata alla fine della strada, da cui ci si arriva facendo via Leone XIII o  via Aurelia Antica. Lo start migliore è questo perché da qui la larghezza della Cupola, bella e imponente davanti a noi, corrisponde esattamente alla larghezza della strada verso cui bisogna avanzare.

Siete pronti? Go! Iniziando a percorrere la via e cercando di tenere l’occhio sempre fisso sul capolavoro architettonico, ecco che pian piano qualcosa risalta ai nostri occhi: più noi ci avviciniamo, più Lui si allontana. Viceversa, se indietreggiamo, Lui pare ingrandirsi e, paradossalmente, avvicinarsi a noi. Lo spettacolo a cui si assiste è senza pari. Il Cupolone sembra proprio giocare a “guardie e ladri” con chi lo osserva…  E’ come se ci dicesse: “Lo so a cosa stai pensando..sono maestoso, eh? Avvicinati, dai. Ma non troppo, altrimenti mi allontano!!”

“Ma come è mai possibile?”, penserete. No, non siete voi ad avere problemi alla vista! Si tratta di un gioco di prospettive che come risultato rende unica la visuale e suggestivo l’effetto visivo. In sostanza, un curioso effetto ottico dovuto alla disposizione degli edifici e al punto di osservazione, oltre che alla storia della costruzione della cupola e dell’ intera Basilica di San Pietro. La trasformazione della pianta di San Pietro da quella a croce greca voluta da Michelangelo a quella a croce latina, realizzata successivamente da Maderno, ha prodotto un avanzamento della facciata tale da nascondere alla vista gran parte della cupola quando si arriva davanti alla Basilica da via della Conciliazione. Da via Niccolò Piccolomini, invece, si ha una visuale più completa del gioiello michelangiolesco ma, ahimè, non tutti conoscono questa magia, tant’ è che se vi capitasse di chiedere in giro a qualche romano residente nelle zone limitrofe, troverete sicuramente qualcuno che, alla descrizione di quanto visto, non saprà di cosa state parlando!

Succede! Roma è piena di misteri e di luoghi magici.. non è facile nemmeno per chi ci è nato starle dietro..ma voi, cari lettori, ora che sapete, non fatevi mancare nei vostri momenti romani cotanta meraviglia. Parola di Brienzina.

 

Francesca Brienza

@brienza

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