Milano Expo –L’assurdo e deleterio regime sanzionatorio in vigore contro la Russia, non ferma l’evoluzione dei rapporti fra il nostro paese ed il più grande paese del Vecchio Continente. Esponenti illustri del mondo istituzionale,
“Nonostante l’embargo – ha esordito – la città di Mosca ha continuato ad intrattenere ottimi rapporti con realtà come Milano e Roma, così come attestano i protocolli di intesa
L’Assessore al Commercio ed alle Attività Produttive del Comune di Milano, Franco D’Alfonso, ha confermato come “i rapporti fra Milano e Mosca siano comunque andati avanti, a dispetto delle sanzioni che hanno inevitabilmente portato ad un peggioramento delle relazioni economiche fra i nostri paesi. L’Expo – ha proseguito – è un posto molto importante, se pensiamo agli accordi di “Urban Policy” che centinaia di città stanno firmando in questi giorni. Riteniamo che la nostra esperienza di gestione della città,
L’Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, ha citato dati molto allarmanti, a proposito del calo dell’import-export fra Italia e Russia (-25% dalla Russia verso l’Italia, e -40% dall’Italia verso la Russia), nonostante i quattro incontri avuti nel 2015, fra i premier Vladimir Putin e Matteo Renzi. “Nel corso della mia recente visita in Cina, ho potuto constatare che la parola crisi – ha osservato – può assumere un duplice significato. Minaccia, ma anche opportunità. Il peggioramento del cambio fra il rublo ed altre valute come l’Euro, unito alla storia delle sanzioni, ha invece innescato la nostra capacità di reazione con l’ampliamento delle relazioni diplomatiche in particolare con paesi come l’Italia, i cui rapporti sono ultradecennali”.
La prima parte dei lavori ha avuto inizio con l’intervento del Capo Dipartimento per le Politiche Economiche e lo Sviluppo della Città di Mosca, Maksim Reshetnikov. “Mosca – ha osservato – è diventata una meta molto importante per gli investimenti, come conferma il +52,2% registrato nel quadriennio 2011-2014 per il capitale fisso. La città continua ad investire ed a credere nelle proprie potenzialità, come confermano gli investimenti in beni immobili e nelle attività residenziali. La svalutazione del rublo si è fatta sentire, ma non siamo rimasti con le mani in mano. Nonostante tutto, gli attacchi speculativi ci hanno permesso di abbattere i costi di produzione del 30-50%, creando una situazione molto interessante per il business italiano che può avere a disposizione linee di credito agevolate a medio/lungo termine con ottime prospettive di guadagno. Per attirare le vostre imprese, abbiamo introdotto un pacchetto di misure che prevedono agevolazioni fiscali con riduzione del carico tributario in un range compreso fra il 10 ed il 25%, e questo vale tanto per le imprese di nuova costituzione quanto per quelle già esistenti. Poi la realizzazione di parchi e poli tecnologici, che prevede la restituzione delle tasse destinate allo stato centrale, alla nostra città. Ed infine la creazione di meccanismi di sviluppo integrale per le infrastrutture in settori come quello del termo-riscaldamento. Con queste misure, stiamo permettendo a molte imprese esistenti sul nostro territorio già da diversi anni, di camminare con le proprie gambe in settori come quello farmaceutico, impianti elettrici, mezzi di trasporto, alimentari e bevande, ricerche scientifiche ed IT, materiali per l’edilizia ed attrezzature mediche. Sono ben 20 i parchi tecnologici attualmente attivi e presenti a Mosca ed è per questo che vi invito ad investire nella nostra città”.
Il Capo del Dipartimento per la Scienza, le Politiche Industriali e l’Imprenditoria della Città di Mosca Oleg Bociarov, ha annunciato lo stanziamento di 40 milioni di rubli (circa 500 milioni di dollari) per chi deciderà di investire nei parchi tecnologici, snocciolando una serie di interessanti dati come ad esempio l’elevato indice di scolarizzazione della popolazione russa (circa l’81% dispone di un titolo di istruzione di secondo grado) e dei 260.000 tecnici specialisti che ogni anno fanno nascere nuove start-up, soprattutto nel campo dell’IT. “Disponiamo – ha quindi proseguito – di circa 17 parchi tecnologici, 1 zona economica speciale e circa 492 ettari di terreno re-industrializzato. L’imposta sul reddito è stata abbassata al 13,9%, così come quella sui terreni. Abbiamo enormemente facilitato anche le procedure con cui poter accedere al credito, oltre che quelle burocratiche. Basta registrarsi on line sul sito
Sergey Kuznetsov, Architetto Capo della capitale russa, ha invece evidenziato alcuni aspetti inerenti la vivibilità, l’offerta di servizi ed anche la concezione degli spazi non del tutto conosciuti di Mosca. “Mosca – ha affermato – è una città molto interessante, anche dal punto di vista architettonico, e la presenza italiana risale ancor prima dell’avvento di Pietro il Grande come testimonia l’opera di Fioravanti che ha creato una cattedrale. In particolare, siamo intervenuti in questi anni con la realizzazione dei parchi Zaryadie che è un centro polifunzionale che completeremo nel 2017, e che attrae 12-15 milioni di visitatori l’anno, grazie anche alla suggestiva presenza del fiume Moscova. Poi c’è il ZIL che consente agli architetti di esprimersi al meglio, essendo una reminiscenza dell’epoca sovietica. La città non lavora solo per ampliare l’area industriale ma anche per dare spazio ai progetti architettonici. Con Renzo Piano, tanto per citare un esempio, abbiamo riqualificato l’impianto idroelettrico. Così come abbiamo intenzione di portare a termine una serie di progetti infrastrutturali per il trasporto e l’ecologia che riguarda la Moscova. Molti sono già stati avviati ed hanno un rapporto assai intenso con la città, come testimoniano le piste ciclabili o i parcheggi che hanno lo scopo di rendere attrattive, anche le rive di questo fiume. Con la creazione di 40 moli che ne rivedranno la concezione. Certo, il clima non è dei migliori ma stiamo ugualmente creando le condizioni affinché turisti e cittadini possano usufruire delle possibilità offerte da Mosca, anche nel tempo libero. Progetti come Moscow City, Evolution o Lotus sono invece rivolti a creare un nuovo centro di affari. Sono ben 24 i paesi finalisti alle gare d’appalto che abbiamo indetto, ed oltre 100 gli architetti italiani che hanno presentato la propria domanda. Siamo pronti – ha concluso – ad accogliere quegli architetti interessati a lavorare per lo sviluppo della città di Mosca”.
Poi la firma degli accordi di cooperazione fra alcune aziende italiani che hanno preso parte al forum ed i rappresentati dei Parchi Tecnologici di Mosca, e quindi spazio alla seconda sessione dei lavori, in cui si è discusso delle prospettive degli investimenti in Russia, dando spazio anche ad alcune interessanti e significative testimonianze come quelle del Gruppo Ferrero e del dottor Andrey Peregudov, Primo Vice Presidente della Banca VTB che ha ripercosso le tappe che hanno portato costruzione del nuovo stadio della squadra calcistica della Dinamo Mosca.
Francesco Paolo Fulci, Vice Presidente del Gruppo Ferrero, ha parlato della positiva esperienza del colosso dolciario in Russia, citando anche i fattori che ne hanno decretato il successo. “Sono molto lieto di partecipare a questo incontro e ricordo come 20 anni fa quando arrivammo a Mosca c’erano solo 5 persone. Oggi sono diventate 1500 con una quota di mercato detenuta del 15%, grazie a prodotti come “Raffaello” ed il “Kinder Surprise” che ormai i bambini russi ben conoscono. Ho sentito oggi parlare delle possibilità di investimento in Russia e gli ingredienti del nostro successo sono quelli che ci hanno permesso di conquistare il mercato in tutto il mondo: grande qualità, cura dei nostri ingredienti come la nocciola ed il cacao, ed invitiamo tutti a visitare il nostro stabilimento di Alba per toccare con mano la nostra realtà. Si parla tanto delle patologie legate alla cattiva alimentazione, ma in realtà occorre stimolare una corretta e perfetta conoscenza su questo delicato tema. Voglio solo dire agli investitori italiani che se vanno in Russia troveranno delle condizioni assai favorevoli, anche se molto dipenderà da ciò che si sarà in grado di fare. Ciò che si può fare bene in Italia – ha concluso – può essere fatto altrettanto bene anche in Russia”.
Il Professor Maurizio Dallocchio dell’Università “SDA Bocconi” di Milano ha invece relazionato sulle prospettive economiche della Russia, snocciolando una serie di interessanti dati. Nel
L’ultima parte dell’intensa giornata è stata incentrata sulla collaborazione nell’ambito dell’innovazione e delle tecnologie, ed in particolare fra parchi tecnologici ed Università. Aspetto sottolineato dal Rettore dell’Università Statale “Politecnico” di Mosca Anatolj Aleksandrov che ha citato “il grosso sforzo intrapreso dalle principali facoltà universitarie russe nella creazione di un vero e proprio cluster industriale a Mosca e di come sia stato importante il contributo anche degli atenei italiani”. Collaborazione che si è concretizzata nel campo delle energie rinnovabili, ed in particolare nel fotovoltaico e nel silicio, con l’Università Bicocca di Milano attraverso il progetto “MIB SOLAR” con cui è stata sviluppata la ricerca a livello precompetitivo, con cui viene fornito un valido supporto alle piccole e medie imprese.
Molto interessante anche l’intervento della professoressa Ledenjova, Direttore della Scuola di Studi Superiori dell’Università Statale di Design e Tecnologie e Direttore della Scuola Internazionale di calzature Assomac, che ha citato la collaborazione con quattro istituti italiani per la formazione e l’inserimento di alcuni studenti nel
Così come anche la testimonianza di Stefano Frontini della DELIMOBIL che ha annunciato l’avvio di un interessante progetto di start up, nell’ambito del Car Sharing. “Posso solo dire – ha affermato nel suo breve intervento – che in Russia, a dispetto della controinformazione americana, abbiamo trovato un vero e proprio Eldorado per i nostri investimenti e che le prospettive di sviluppo dei progetti imprenditoriali sono ottime”.
Francesco Montanino
photo ( Evgeny Utkin – F. Montanino)