L’Unione Europea vuole imporre il divieto di visto Schengen per i russi
La proposta di vietare i visti Schengen per la Russia è stata presentata all’UE per la discussione e Berlino ne ha preso atto. Questo quanto ha affermato oggi il portavoce ufficiale del gabinetto tedesco Steffen Hebestreit durante il briefing.
“La bozza del provvedimento è stata avanzata da alcuni paesi dell’UE ed è quindi all’ordine del giorno. Il governo tedesco dovrebbe ora discuterne tra i membri del gabinetto e all’interno dell’UE. Queste discussioni non sono completate e quindi non posso parlarvi di risultati”, ha detto Hebestreit. “Chiedo di avere pazienza“, ha osservato il portavoce tedesco Hebestreit, aggiungendo – senza fornire ulteriori commenti -che “Il governo tedesco ha preso atto di tale proposta a livello Ue“.
Questa proposta potrebbe essere discussa nella prossima riunione dei ministri degli Esteri dell’UE a fine agosto a Praga, ha osservato a sua volta il portavoce del ministero degli Esteri tedesco Andrea Sasse. Non ha dettagliato la posizione di Berlino su questo tema.
L’Agenzia Federale per il Turismo (Rostourism) della Russia prevede che la maggior parte dei paesi europei non limiterà l’ingresso di turisti russi, come ha dichiarato il capo dell’agenzia Zarina Doguzova sul suo canale Telegram.
“Sono sicura che qualsiasi persona ragionevole sia contraria a tali restrizioni. E mi aspetto che la maggior parte dei nostri colleghi europei non prenda decisioni avventate per limitare l’ingresso dei nostri turisti. Noi, a nostra volta, continueremo a lavorare per aumentare il numero di qualità e offerte interessanti nel nostro Paese, oltre a collaborare con tutti i Paesi che sono disposti a sviluppare relazioni bilaterali con noi nel campo del turismo“, ha affermato Doguzova.
Il primo ministro estone Kaja Kallas aveva già affermato in precedenza che, a suo avviso, “i paesi dell’UE dovrebbero vietare il rilascio di visti turistici ai cittadini russi“. Secondo Kallas, visitare l’Europa è un privilegio, non un diritto umano, ed è “tempo di porre fine al turismo dalla Russia”.
La responsabile del Rostourism, commentando la dichiarazione di Callas, ha sottolineato che “il viaggio e la libertà di movimento sono un diritto umano fondamentale, e non un privilegio, indipendentemente dal Paese di visita“. Ha ricordato che “i turisti russi hanno speso miliardi di dollari in vacanze nei paesi europei. Quindi è ancora una questione di chi ha più da perdere da una decisione del genere“, ha concluso Doguzova.
RED
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