BRUXELLES – Il Consiglio Ue ha deciso di prorogare fino al 23 giugno 2017 le sanzioni applicate in risposta all’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli. Lo ha reso noto
Le misure – si legge ancora nella nota – si applicano alle persone dell’Ue e alle imprese con sede nell’Ue e sono limitate al territorio della Crimea e di Sebastopoli. Le sanzioni comprendono divieti relativi alle importazioni di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli, agli investimenti in Crimea o a Sebastopoli (nessun cittadino europeo e nessuna impresa con sede nell’UE possono acquistare beni
Inoltre, sono proibite le esportazioni di determinati beni e tecnologie diretti a imprese della Crimea o destinati ad essere usati in Crimea nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia e concernenti la prospezione, l’esplorazione e la produzione di petrolio, gas e risorse minerali. È anche vietato fornire assistenza tecnica o servizi di intermediazione, di costruzione o di ingegneria relativi ad infrastrutture in questi settori.
RED
(fonte: ANSA)