Un saggio approfondito per analizzare le complesse dinamiche che stanno ridefinendo il ruolo dell’Europa nello scenario internazionale, tra l’influenza degli Stati Uniti e le nuove opportunità offerte dall’Eurasia.
Dopo il successo di “Da Putin a Putin” è uscito un nuovo libro del direttore di Russia News e Eurasia News, Gianfranco Vestuto: “L’Europa tra Eurasia e Usa”, un vero e proprio manuale di geopolitica come sottolinea nella prefazione il prof. Daniele Trabucco (*) che dice: Il saggio del dott. Gianfranco Vestuto dal titolo «L’Europa tra Eurasia e Usa» costituisce un vero e proprio manuale di geopolitica. Il testo, infatti, ha il grande pregio di mostrare come, nonostante la propaganda bellicistica della Nato, dell’Unione Europea e dell’Occidente «liberale» nei confronti della Federazione Russa, che affonda le sue radici all’indomani della caduta del muro di Berlino nel 1989 e della dissoluzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel 1991, l’«era atlantica unipolare» si stia avviando alla sua conclusione. Gli Stati Uniti d’America si trovano, dopo la presidenza Trump, ripiegati su se stessi e devono tenere aperti più fronti (Ucraina, Palestina, Siria) per una continua legittimazione internazionale e con una spesa militare che assorbe enormi risorse, la Repubblica Popolare Cinese è in forte espansione, il rafforzamento del sistema BRICS, che coinvolge le economie emergenti, sta assumendo un ruolo sempre più forte nel commercio globale proprio a danno degli USA: sono gli aspetti che certificano il passaggio alla nuova era «multipolare» di cui l’Eurasia rappresenta il concetto paradigmatico.
Il libro di Vestuto, nei capitoli centrali, insiste molto su questa nozione, vedendola come opportunità-rilancio non solo per l’Italia, ma anche per l’intera Europa. Di fronte al suprematismo occidentale che fa del mito del progresso (non solo scientifico) il presupposto per l’esercizio di una vera e propria «volontà di potenza», l’euroasiatismo, che Vestuto descrive in modo chiaro e comprensibile, fa leva sugli elementi immutabili e permanenti della società, non confusi nella melassa globalista ed omologatrice occidentale, quali la lingua, l’etnia, le tradizioni, la fede etc. Questi consentono sia di ritornare ai principi fondanti le civiltà, diversamente dalla modularità dei «valori» (perennemente in crisi) delle democrazie liberal-rappresentative i cui contenuti variano a seconda delle ideologie «magmatiche» che si susseguono, sia di ricomporre la frattura, voluta principalmente dagli Stati Uniti, Occidente-Oriente che è alla base, soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, prima dell’Alleanza Atlantica del Nord nel 1949 e poi dello stesso percorso di integrazione europea a partire dal Trattato di Parigi del 1951 sulla CECA.
In questo senso, allora, il recupero della civiltà russa e della sua storia, punto di incontro tra il mondo occidentale ed il mondo orientale, consente non solo di superare il Nomos del Mare (sotto i vessilli anglo-americani) ed il Nomos della Terra, liberalismo e marxismo, la visione tecnomorfa del Mare e quella sociomorfa della Terra, ma anche di pervenire ad uno spazio in cui davvero si ascolta il λόγος eracliteo e si esercita il potere non per sé bensì quale forma più alta della regalità. Il volume di Gianfranco Vestuto ci impegna, ci richiede uno sforzo per superare le «colonne d’Ercole» della narrazione dominante al fine di approdare ad una autentica geopolitica quale scienza non di una parte, ma del Tutto.
(*) Daniele Trabucco – Professore universitario strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato
Atlantismo e paradigma eurasiatico
Con questo libro hai l’occasione di leggere tutto ciò che devi sapere sulla tensione crescente tra atlantismo e paradigma eurasiatico. L’Europa di oggi è divisa tra la storica alleanza con gli USA e le prospettive definite dalla Russia di Putin.
In particolar modo, conoscerai la visione di Alexandr Dugin, definito da molti osservatori ideologo di Putin, con un pensiero che supera i concetti del comunismo, del fascismo e del liberalismo, proponendo una teoria diversa basata su:
- Tradizione
- Spiritualità
- Identità culturale
La filosofia di Dugin sostiene con convinzione che l’Eurasia debba essere un’entità capace di resistere alla pressione egemonica occidentale. Putin e Dugin lanciano un appello alle popolazioni europee, sfidando le convenzioni e scatenando il dibattito, che invece viene forzatamente messo a tacere dai media nostrani.
Eppure l’Italia è parte di questo continente in transizione, perciò dovrebbe prestare la massima attenzione, considerando davvero di intraprendere una nuova stagione di crescita e di sviluppo.
C’è una sola cosa certa: il futuro dell’Europa dipende dalla saggezza con cui rispondiamo al nuovo paradigma dell’Eurasia.
Nei capitoli del libro è descritto il passaggio verso il mondo multipolare, segnato dall’ascesa della Cina, dal declino dell’egemonia americana e dal rafforzamento di iniziative come il sistema BRICS.
* 3 Capitoli su Kazakistan, Uzbekistan, Azerbaijan
Un focus particolare è dedicato alle economie emergenti di:
- Kazakistan
- Uzbekistan
- Azerbaijan
Gianfranco Vestuto, autore del libro, è stato invitato a prestigiosi convegni, accolto da Ministri, Ambasciatori, figure della sfera governativa ed economica dei cosiddetti “Paesi emergenti“. Ha potuto dunque toccare con mano le enormi potenzialità eurasiatiche nell’ottica di avviare partnership strategiche anche con le imprese italiane.
Un manuale di geopolitica per comprendere il presente e il futuro
L’Europa tra Eurasia e USA si configura come un vero e proprio manuale di geopolitica contemporanea, uno strumento indispensabile per chiunque voglia comprendere a fondo le forze che stanno ridisegnando gli equilibri globali.
Il libro è già disponibile sulla piattaforma di AMAZON, in italiano e a breve anche in inglese.