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Le vergogne ucraine e i servi occidentali

Parliamo di Ucraina e pagliacciate.

Il piccolo dittatore Volodymir Zelensky, che evidentemente non ha altro di meglio da fare, lo scorso 4 settembre ha emanato un decreto presidenziale per conferire dei titoli onorifici agli “amici dell’Ucraina”.

Premi assegnati a 137 personalità di vari paesi, come scritto testualmente nel decreto: “per il loro significativo contributo personale al rafforzamento della cooperazione inter-statale, al sostegno della sovranità statale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, alla divulgazione dello Stato ucraino nel mondo“.

A ricevere le demenziali onorificenze troviamo una serie di patetici personaggi ovviamente legati allo stato profondo, tra cui il segretario generale della NATO, il diversamente intelligente Jens  Stoltenberg, i guitti in decadenza di Hollywood Sean Penn e Ben Stiller, ma anche, ahinoi, 10 italiani.

Vediamo i nomi dei nostri connazionali servi della propaganda di Kiev:

I parlamentari italiani Menia, Lia Quartapelle con Zelensky a Kiev

Questa disgustosa farsa è talmente imbarazzante che nessun media del mainstream ne fa cenno… d’altra parte c’è poco da vantarsi nel sostenere un regime spietato, che dal 2014 uccide impunemente cittadini inermi nel Donbass e conduce una spregevole pulizia etnica contro gli ucraini russofoni, utilizzando milizie neo-naziste.  

Un regime che ha chiuso giornali, radio e TV indipendenti, messo al bando sindacati e partiti di opposizione.

Un regime corrotto e manovrato da oligarchi e che ha sulla coscienza uno dei più grandi traffici di organi a livello mondiale, oltre 100 biolaboratori sperimentali pericolosissimi, e un enorme giro di compravendita di bambini, con tanto di tariffario.

Eva Bergamo

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