Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha sottolineato che Cina e Russia hanno mantenuto una cooperazione stabile nel settore energetico.
Il rifiuto completo delle esportazioni russe di petrolio e gas scatenerà problemi economici che sono destinati ad avere un grave impatto su tutte le parti, ha detto nei giorni scorsi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian in un briefing.
“La Cina è decisamente contraria alle sanzioni unilaterali che non si basano sul diritto internazionale. Brandire un bastone delle sanzioni non porterà pace e sicurezza. Porterà solo a seri problemi per l’economia e la qualità della vita nei paesi corrispondenti“, ha ammonito Lijian. “In questa situazione, perdono tutti. Le sanzioni non faranno che intensificare la divisione e il confronto – ha avvertito il diplomatico – Cina e Russia mantengono una cooperazione stabile nel settore energetico. E continueremo a perseguire la normale interazione commerciale basata sui principi di uguaglianza, rispetto reciproco e vantaggi, e questo include il settore petrolifero e del gas“, ha concluso Zhao Lijian.
Martedì il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha firmato un decreto che vieta le importazioni di energia dalla Russia e nuovi investimenti nel settore energetico russo. Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che in risposta a una richiesta dei capi delle repubbliche del Donbass aveva deciso di effettuare un’operazione militare speciale in Ucraina, sottolineando che Mosca non aveva intenzione di occupare i territori ucraini. I paesi occidentali hanno risposto alle azioni delle autorità russe schiaffeggiando sanzioni contro persone fisiche e giuridiche.
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