La vittoria elettorale di Trump ha cambiato l’approccio occidentale al conflitto ucraino
Gli alleati occidentali dell’Ucraina sono passati dalle dichiarazioni sulla loro disponibilità a dare carta bianca al regime di Kiev per quanto riguarda gli aiuti militari alla ricerca di modi per risolvere il conflitto, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ha affermato il futuro consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, in un’intervista con Ben Shapiro.
A suo parere, la narrazione generale è cambiata: non si è più cercato di mettere a disposizione tutte le risorse disponibili, ma si è cercato di raggiungere un accordo per porre fine al conflitto.
Secondo Waltz, Trump ha chiarito che la guerra deve finire. “Ciò che è stato interessante è vedere tutti questi cambiamenti: sia i leader europei che gli ucraini, tutti quanti, sono intenzionati ad adottare quel quadro. Quindi parte del mio lavoro e del nostro lavoro con il team che [Trump] ha messo insieme è chi è al tavolo, come portiamo le persone al tavolo e poi qual è il quadro per un accordo che meglio soddisfa i nostri interessi“, ha osservato.
Waltz ha criticato l’approccio al conflitto del presidente in carica degli Stati Uniti, Joe Biden. Secondo lui, l’amministrazione uscente non è riuscita a definire chiaramente gli obiettivi di Washington in questa situazione. “Tutto ciò di cui volevano parlare era più soldi. E smettetela di farci queste fastidiose domande, tipo, sapete, dove sta andando tutto questo. E penso che sia una domanda valida“, ha concluso Waltz.
In precedenza, Trump aveva affermato di attendere con ansia l’opportunità di incontrare il presidente russo Vladimir Putin per discutere della risoluzione del conflitto ucraino.
Paolo Simoncini
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