Mosca accoglie il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, che si è recato per la prima volta in questa veste ufficiale nella
Un programma di lavoro, intenso per il rappresentante della Farnesina: prima un incontro con il collega, Sergey Lavrov, e più tardi con il ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa, Denis Manturov, personalità sempre più in vista nel panorama di governo. Il ministero degli Esteri russo intanto fa sapere che “l’Italia è uno dei partner politici ed economici leader e collaudati della Russia in Europa occidentale” e “i rapporti sono sempre stati caratterizzati da comprensione reciproca e fiducia“.
Ma se Mosca in cima alla lista dei dossier odierni mette “la situazione in Siria e dell’interazione nel campo della sicurezza
A una domanda dell’agenzia di stampa Askanews, la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova ha detto che alla conferenza del 12 e 13 novembre “è attesa la partecipazione russa ad alto livello alla conferenza“, per poi aggiungere che “il livello, il grado di partecipazione e altri parametri specifici saranno concordati. Questo è un evento importante non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa, quindi è in fase di elaborazione“. Sempre Zakharova ha sottolineato che lo
Ma a proposito di passaggi cruciali, Zakharova, a nome della diplomazia russa, propone il modello siriano, ampiamente inclusivo, come standard per risolvere la situazione libica. “Un simile schema, ma non identico“, dice. Mosca ha sempre dichiarato di parlare con tutti i numerosi player in gioco, ma è indubbio che goda di un dialogo con Tobruk mai interrotto. E Moavero, che non ha delegato ma ha tenuto per sé la l’incombenza di Nord Africa, Afghanistan e Medio Oriente, non lo ignora di certo.
RED