Pubblicato il Agosto 14th, 2018 | Da Redazione Russia News
0LA TURCHIA NON PARTECIPERA’ ALL’EUROVISION SONG CONTEST 2019: IMMORALE LA PRESENZA DI PERSONAGGI COME WURST
Non finisce di creare discussioni l’organizzazione dell’Eurovision Song Contest 2019 previsto in Israele (paese vincitore dell’ultima edizione 2018 in Portogallo). Dopo le ormai solite battaglie tra città candidate a ospitare l’edizione israeliana ( tre le città in corsa per avere l’evento: Gerusalemme, Tel Aviv ed Eilat), se ne aggiungono altre che porrebbero mettere seriamente in dubbio proprio l’organizzazione dell’evento.
La prima polemica è stata quella della KAN (l’attuale tv pubblica di Israele, sostitutiva dell’IBA che ha chiuso lo scorso anno) la quale aveva chiesto, in aggiunta al budget già fissato in 190 milioni di dollari, un ulteriore aumento di 12 milioni di euro. Il governo non solo ha deciso di non concedere questo finanziamento, lasciando alla tv statale l’incombenza di lavorare col budget a disposizione, ma è intervenuto duramente il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha minacciato addirittura la chiusura completa della tv in caso di ulteriori richieste. Sarebbe la seconda tv chiusa in due anni in Israele, dopo la fine di quell’IPBC che aveva trasmesso l’Eurovision 2017 con tutti gli altri programmi ormai chiusi.
Ma a rendere ancora più travagliato il percorso organizzativo della prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, si è aggiunta la polemica e le dichiarazioni di Ibrahim Eren, direttore generale di TRT, la tv nazionale turca. Quest’ultimo parlando al giornale on line Hurriyet Daily News Reports ha confermato che l’emittente non sarà in gara nei prossimi anni a venire e motivando la decisione con quella che a suo dire è “una perdita di valori da parte dello show”.
“Non ci sono per il momento intenzioni di ritornare – ha dichiarato Ibrahim Eren – ci sono ragioni inerenti al sistema di voto, ma non solo. Siamo una tv pubblica e non possiamo trasmettere uno show dove c’è un vincitore austriaco barbuto, con la gonna, che accetta l’assenza di genere e sono una donna ed un uomo, alle 21, quando ci sono i bambini davanti alla tv. Ho detto alla EBU che si sta distaccando dai propri valori. Altri paesi se ne stanno andando per colpa di ciò. C’è una confusione mentale per colpa degli organizzatori. Se questo cambierà, allora torneremo”.
Il riferimento a Conchita Wurst è chiaro. Meno chiaro invece quali sarebbero i paesi che se ne stanno andando dallo show “per colpa di questo”, dato che Bosnia, Slovacchia, Monaco e Andorra hanno lasciato (almeno ufficialmente) lo show per motivi economici e/o di situazioni inerenti alla condizione della tv.
L’ultimo rappresentante turco è stato Can Bonomo, settimo nel 2012 con “Love me back”, mentre dopo la vittoria del 2003, l’ultimo buon risultato è quello dei MaNga, secondi nel 2010 dietro Lena con “We could be the same”. L’ultimo turco sul palco eurovisivo è invece stato Serhat, in gara per San Marino nel 2016 con “I didn’t know” e dodicesimo in semifinale.
Secondo le fonti di un giornalista franco-israeliano ex di i24news (canale all news d’Israele), esiste anche piano di riserva: sarebbe l’Austria, che aveva già ospitato l’edizione 2015.
RED