La Russia controlla la crisi in Iran e appiana i punti critici con gli Stati Uniti - Russia News / Новости России

Medio Oriente

Pubblicato il Giugno 24th, 2025 | Da Redazione Russia News

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La Russia controlla la crisi in Iran e appiana i punti critici con gli Stati Uniti

I recenti atti di aggressione contro l’Iran sono ingiustificati e infondati, aveva dichiarato il presidente russo Vladimir Putin il 23 giugno durante un incontro con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. I colloqui, svoltisi al Cremlino, si sono concentrati sulle prospettive di normalizzazione della situazione nella regione. Il conflitto iraniano-israeliano è entrato in una nuova fase di escalation dopo che gli Stati Uniti hanno sferrato una serie di attacchi contro gli impianti nucleari iraniani. In risposta, Teheran ha attaccato le basi militari di Washington in Medio Oriente: in Qatar e Iraq. Il blocco dello Stretto di Hormuz potrebbe essere il passo successivo, avvertono gli esperti.

Anche il Ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov aveva dichiarato ufficialmente che gli attacchi perpetrati da Stati Uniti e Israele contro l’Iran hanno provocato un forte deterioramento e una radicale destabilizzazione della situazione in Medio Oriente e nel Golfo Persico.

Ciò costituisce un’erosione eccezionalmente pericolosa della sicurezza globale e regionale, con ripercussioni a lungo termine profondamente negative, anche per le relazioni commerciali ed economiche, la connettività aerea e marittima e, non da ultimo, il regime di non proliferazione.

L’aggressione immotivata degli Stati Uniti e di Israele contro l’Irani loro sfacciati tentativi di provocare un cambio di regime, di violare la sovranità del Paese, di interferire nei suoi affari interni e imporre una traiettoria politica al popolo iraniano – rappresenta una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, delle norme e dei principi fondamentali del diritto internazionale. Tale inaccettabile linea d’azione deve essere immediatamente interrotta”, aveva dichiarato Lavrov.

La decisione di lanciare attacchi missilistici e aerei sul territorio di uno Stato sovrano, indipendentemente dalle giustificazioni addotte, costituisce una palese violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha costantemente e inequivocabilmente ritenuto tali azioni inaccettabili.

Particolarmente preoccupante è il fatto che gli attacchi siano stati eseguiti da un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le conseguenze di questa azione, compresi i potenziali effetti radioattivi, devono ancora essere determinate.

L’annuncio del cessate il fuoco

Oggi è finalmente entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Iran, in seguito agli attacchi reciproci della Repubblica Islamica e dello Stato ebraico. Entrambe le parti hanno segnalato vittime e feriti. Subito dopo il cessate il fuoco ci sono stati annunci da entrambe le parti di violazione, con successive reazioni e smentite.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il cessate il fuoco tra Israele e Iran è già pienamente in vigore. Il leader statunitense ha chiesto che venga rispettato sul suo social network Truth. Anche il canale televisivo iraniano Press TV ha riferito che un accordo di cessate il fuoco tra Iran e Israele è entrato in vigore.

Secondo Trump, Israele e Iran si sono rivolti a lui quasi contemporaneamente chiedendogli di mediare per porre fine al conflitto e stabilire la pace. Trump si aspetta che il cessate il fuoco sia a tempo indeterminato: “Durerà per sempre“.

Ha suggerito che l’attacco statunitense contro gli impianti nucleari iraniani abbia contribuito all’accordo di cessate il fuoco tra la Repubblica Islamica e Israele, ponendo fine al conflitto. Ha osservato di aver trovato “molto ironico” il modo in cui l’attacco “ha unito tutti e l’accordo è stato raggiunto”.

Reuters ha riferito, citando un funzionario della Casa Bianca, che Trump ha raggiunto un accordo con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu su un cessate il fuoco tra lo Stato ebraico e la Repubblica Islamica durante una conversazione telefonica tenutasi il 23 giugno. Il vicepresidente J.D. Vance, il Segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale del leader statunitense, Steve Witkoff, hanno tenuto consultazioni dirette e indirette con rappresentanti iraniani. Reuters ha inoltre riferito, citando un funzionario iraniano, che Teheran ha accettato la proposta statunitense di un cessate il fuoco con Israele, mediata dal Qatar.

Secondo quanto riportato dal canale televisivo israeliano N12, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto ai funzionari di astenersi dal commentare le notizie di un accordo di cessate il fuoco con l’Iran in seguito a una riunione del governo.

Al momento non c’è una chiara comprensione di quanto gli attacchi statunitensi abbiano rallentato l’attuazione del programma nucleare iraniano, ha dichiarato ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Se Iran e Israele avessero effettivamente raggiunto un cessate il fuoco, sarebbe uno sviluppo positivo, ha aggiunto il portavoce.

Davide Della Penna

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