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La Russia accumula oro per fronteggiare ulteriori sanzioni USA e Putin avverte: “sul gas siamo pronti a competere anche con il mercato europeo”

Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, Mosca ha comprato circa 26,1 tonnellate di lingotti d’oro in luglio. Si tratta della cifra più elevata su base mensile da fine 2017 e porta il totale dell’oro nelle mani del Cremlino a 2.170 tonnellate.

La Russia , sempre secondo i dati del FMI, starebbe accumulando lingotti d’oro a un ritmo sempre più crescente per mettersi al riparo in vista delle nuove possibili sanzioni degli Usa. Per rispondere alle misure coercitive dell’amministrazione Trump, il paese più esteso al mondo continua a prendere le distanze dagli asset finanziari tradizionali.

Se ci si basa sui prezzi attuali, le riserve auree della Russia corrispondono a una somma di 83,6 miliardi di dollari. Il sito del governo russo scrive che il valore dell’oro in suo possesso era pari a 77 miliardi di dollari alla fine di luglio.

E mentre da un lato la Russia compra oro, sempre in risposta alle sanzioni imposte dall’Occidente dopo la riunificazione della Crimea nel 2011, dall’altro lato svende Treasuries Usa. In seguito alle liquidazioni massicce del 2018 l’ammontare di titoli di Stato americani detenuti dalla Russia è sceso prima da 96,1 miliardi di marzo a 48,7 miliardi in aprile, poi ai 14,9 miliardi in maggio.

Quando sono venute alla luce le cifre riguardanti la liquidazione di Bond americani da parte del Cremlino, il vice presidente della banca centrale Dimitri Tulin dice che per la Russial’oro offre una garanzia di protezione del 100% dai rischi legali e politici“.

Intanto il presidente russo Vladimir Putin , durante una conferenza stampa congiunta con con l’omologo finlandese, Sauli Niinisto,  ha definito le sanzioni Usa ai danni di Mosca “controproducenti e insensate”, dopo che qualche giorno fa Washington aveva avvertito che altri “dolori economici” sono in arrivo. “Le sanzioni sono iniziative controproducenti e insensate, specialmente contro un Paese come la Russia“, ha dichiarato il presidente della Federazione Russa.

Putin ha poi detto di ritenere che la Russia sia pronta anche a competere con altri fornitori di gas per il mercato europeo e si aspetta che questa competizione sia equa. “Siamo pronti a competere con tutti ma contiamo su una concorrenza leale nel quadro delle norme legali internazionali esistenti“, ha detto il leader russo, che ha proseguito: “Considerando le dimensioni delle forniture di gas russe verso l’Europa e la distanza tra le fonti del gas, tra i punti di produzione e i punti di consegna, la Russia è il fornitore migliore per l’economia europea“. La Russia, ha detto ancora Putin, è disposta a discutere misure per migliorare la sicurezza dei voli militari sul Mar Baltico con i paesi della Nato. “Siamo pronti a discuterne con i nostri partner della Nato, ma fino ad oggi questo ci è stato rifiutato. Penso – ha infine concluso il presidente russo – che questa sia una posizione non costruttiva e spero che cambi“.

RED 

 

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