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La politica estera russa nel 2024 e le iniziative sulla sicurezza eurasiatica

PARTE II

La politica di rafforzamento della posizione della Russia sulla scena internazionale come uno dei principali centri del mondo multipolare ha ricevuto un nuovo contesto ideologico con la presentazione di iniziative sulla sicurezza eurasiatica e la lotta contro il neocolonialismo.

La Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Collective Security Treaty Organization: CSTO,  Организация Договора о коллективной безопасности) ha rafforzato i meccanismi per combattere il traffico illecito di droga, l’immigrazione clandestina, il terrorismo internazionale e il crimine informatico. I Paesi aderenti hanno esteso gli ambiti di cooperazione nei campi della sicurezza biologica e informatica. In seguito all’esperienza dell’operazione di mantenimento della pace della CSTO in Kazakistan nel 2022, le procedure di reazione alle crisi sono state regolamentate per garantire una rapida adozione delle decisioni necessarie, in particolare sullo spiegamento di forze e mezzi. È stato adottato un pacchetto di misure per mantenere la sicurezza dei confini meridionali della CSTO in Afghanistan.

Le relazioni con gli Stati dell’Africa, del Sud-Ovest e del Sud-Est asiatico e dell’America Latina sono state intensificate ed estese. La rete delle missioni commerciali russe verso molti di questi Paesi è stata rafforzata anche con l’impiego maggiore di personale. La resistenza alle sanzioni delle infrastrutture nazionali di esportazione, assicurazione e sostegno finanziario delle transazioni è stata migliorata grazie all’introduzione dello “stato dell’arte delle tecnologie”.

In conformità con la decisione del Vertice Russia-Africa 2023 di San Pietroburgo, si è tenuta, a novembre, la prima Conferenza ministeriale del Forum di partenariato Russia-Africa, durante la quale sono stati previsti piani per l’attuazione di accordi per sviluppare l’intero spettro delle relazioni con i Paesi Africani, con particolare attenzione alla cooperazione in materia di sicurezza alimentare, formazione del personale, esplorazione geologica, digitalizzazione, sanità, istruzione e politica giovanile.

I legami con i Paesi del mondo islamico sono diventati ancora più stretti. La visita ufficiale in Russia del Capo di Stato degli Emirati Arabi UnitiMohamed bin Zayed Al Nahyan, in ottobre, ha confermato la strategicità delle relazioni tra Mosca e Abu Dhabi, che coprono un ampio campo: dall’energia e il commercio alla cooperazione nello spazio e nella sfera umanitaria.

La partecipazione del Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov alla settima riunione ministeriale del dialogo strategico tra la Russia e il Consiglio di Cooperazione per gli Stati arabi del Golfo (GCC), le sue visite in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti e l’interazione con la Lega degli Stati arabi (LEA) hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo delle relazioni con i Paesi arabi e alla ricerca di modi per stabilizzare a livello globale la situazione in aree di tensione come lo Yemen, il Sudan e la Siria, con una particolare attenzione al conflitto israelo-palestinese. Le opinioni comuni della Russia e dei Paesi arabo-musulmani sullo sviluppo della situazione internazionale sono state confermate durante l’incontro del Gruppo di visione strategica Russia-mondo islamico tenutosi al Kazan Forum 2024, a maggio.

I colloqui tra i Presidenti di Russia e Turchia a margine del vertice BRICS di Kazan hanno rafforzato le già intense relazioni bilaterali esistenti e hanno promosso l’attuazione di progetti strategici nell’industria del gas e del nucleare.

Ad ottobre, nella terza riunione ministeriale della Piattaforma di Cooperazione Regionale 3+3 (Armenia, Azerbaigian, Georgia, Russia, Iran e Turchia), la Russia ha aderito all’iniziativa per trasformare questa piattaforma di dialogo in un’organizzazione a pieno titolo.

La Russia ha, inoltre, adottato una serie di misure per sostenere la stabilità in Afghanistan. Nel corso dell’anno sono state consegnate a Kabul circa 200 tonnellate di aiuti umanitari. Sotto la Presidenza russa si è svolto, ad ottobre, il sesto incontro delle consultazioni del Moscow Format of Consultations on Afghanistan, con la partecipazione di Cina, Iran, India, Pakistan e tutti gli Stati dell’Asia centrale.

Si è aperta una nuova pagina di relazioni con l’Indonesia, il Paese musulmano più popoloso e leader regionale. Il presidente Prabowo Subianto, ancor prima di entrare ufficialmente in carica, si è recato in Russia, a luglio, per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.

A luglio, i ministri degli Esteri della Federazione Russa e dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) hanno approvato una dichiarazione in occasione del 20° anniversario dell’adesione della Federazione Russa al Trattato di Amicizia e Cooperazione nel Sud-Est Asiatico.

È stato avviato un dialogo sulla digitalizzazione e si sono svolti diversi importanti forum imprenditoriali lungo la linea tra l’Unione Economica Eurasiatica e l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (linea EAEU-ASEAN). Un incontro ufficiale dei ministri degli Esteri si è svolto in Laos nel formato Russia-Cina-Presidente ad interim dell’ASEAN.

È stato rafforzato il dialogo politico con l’America Latina ed i Caraibi. I Presidenti di Cuba, Miguel Díaz-Canel, a maggio, della Bolivia, Luis Arce, a giugno, e del Venezuela, Nicolás Maduro, ad ottobre, hanno visitato la Federazione Russa.

Ad aprile, è stata adottata la Dichiarazione della Federazione Russa e della Repubblica del Nicaragua sui Mezzi e le Modalità per Contrastare, Mitigare e Compensare le Conseguenze Negative delle Misure Coercitive Unilaterali ed è stato firmato tra Russia e Venezuela, a giugno, un Memorandum Interdipartimentale sulla cooperazione tra agenzie per contrastare le misure coercitive unilaterali.

La Russia ha contribuito notevolmente, sia intellettualmente che politicamente, a mantenere il dibattito internazionale sulle piattaforme globali in una direzione pragmatica orientata alla pratica, neutralizzando i tentativi di sacrificarle ad approcci politicizzati unilaterali. Per alimentare il dibattito sui principi dell’interazione tra gli Stati nel mondo multipolare, sotto la Presidenza Russa si è tenuta, a luglio, una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul tema della cooperazione multilaterale per un ordine mondiale più giusto, democratico e sostenibile.

A dicembre, la settantanovesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato un tradizionale progetto di risoluzione presentato dalla Russia per combattere l’esaltazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono all’escalation delle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e forme di intolleranza.

Il G20 ha sostenuto la volontà della Presidenza Brasiliana di concentrarsi sulla risoluzione dei problemi della “Maggioranza Globale”, riformando le istituzioni di governance globale e affrontando la disuguaglianza. La Russia ha aderito all’iniziativa Brasilia di istituire l’Alleanza Globale Contro la Fame e la Povertà. 

Si sono svolti con successo progetti emblematici nel campo della cooperazione nei settori della cultura e umanitari come gli inaugurali Phigital Games of the Future, tenutisi per la prima volta dal 21 febbraio al 3 marzo 2024 in Kazan, che hanno visto la partecipazione di 260 squadre e più di duemila partecipanti provenienti da tutto il mondo, così come i BRICS Sports Games, tenutisi dal 12 al 23 giugno in Kazan, ai quali hanno preso parte più di quattromila atleti provenienti da 82 Paesi.

Al 10° Forum Internazionale delle Culture Unite di San Pietroburgo, a settembre, i delegati di 80 Paesi si sono dichiarati in difesa dell’inammissibilità della politicizzazione della sfera culturale e umanitaria nell’interazione internazionale.

Più di 20.000 persone provenienti da 188 Paesi hanno partecipato al Festival Mondiale della Gioventù a Sochi, a marzo.

Il Secondo Congresso del Movimento Internazionale dei Russofili, a febbraio, così come il precedente Forum Multipolare hanno confermato che la Russia gode di un ampio consenso da parte di vaste cerchie culturali di numerosi Paesi vicine al manifesto di promozione della cultura e della spiritualità russe.

C’è stato un notevole aumento di interesse per le piattaforme di dibattito russe, in particolare il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il Forum Economico Orientale, il Forum Legale Internazionale di San Pietroburgo e il Club di dibattito internazionale Valdai, nel quale il presidente Vladimir Putin ha presentato le opinioni russe sulla formazione di un nuovo ordine mondiale.

E’stato avviato un progetto pilota per fondare “Case Russia” in Paesi e regioni dove non esistono centri scientifici e culturali russi e in tale linea si collocano 17 accordi con organizzazioni sociali di Algeria, Bolivia, Burkina Faso, Iraq, Mali, Niger, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Thailandia, Guinea, Somalia, Sudan, Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Ciad e Guinea Equatoriale.

L’elenco dei Paesi i cui cittadini possono ottenere un visto elettronico per entrare in Russia è stato ampliato.

Per facilitare la comunicazione tra i residenti russi e georgiani e intensificare le relazioni commerciali e gli scambi umanitari, ai cittadini georgiani è stato garantito il diritto di ingresso in Russia senza visto per svolgere attività lavorative, studiare e soggiornare nel Paese per più di 90 giorni.

Sul fronte occidentale, nel contesto dell’escalation di aggressioni economiche, informative e ideologiche da parte di Stati ostili, la diplomazia russa ha neutralizzato i tentativi di politiche di ultimatum nei confronti della Federazione Russa ed ha assicurato che la maggior parte degli Stati del mondo riconoscesse che non c’erano alternative alla risoluzione della crisi ucraina senza la eliminazione delle sue cause profonde: le minacce alla sicurezza russa causate dall’allargamento della NATO e le violazioni dei diritti dei russi e dei cittadini russofoni. Questa posizione è stata espressa formalmente nel corso di relazioni al vertice ai leader di diversi Paesi della NATO e dell’UE, tra cui Austria, Ungheria, Malta, Slovacchia, Stati Uniti, Turchia, Germania, nonché al Vaticano e alla Svizzera.

Davide Della Penna

Parte I: https://press.russianews.it/press/i-risultati-della-politica-estera-russa-nel-2024/

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