Nasce dai laboratori del centro Enea di Casaccia (Roma), in collaborazione con l’Università di
E’ stata denominata “Patata d’Oro“, presenta un colore giallo intenso ed è ricca di vitamine A ed E, grazie all’innesto di 3 geni batterici. Dai test condotti su un simulatore dell’apparato digerente umano, si è visto che il tubero mantiene inalterate la sue caratteristiche nutritive anche dopo la cottura (sia la A che la E sono
La procedura utilizzata per realizzare questo alimento toccasana è sicura, in quanto il DNA proviene da un microrganismo assolutamente innocuo per la salute, il batterio “Erwinia Herbicola“, i cui geni hanno permesso di aumentare nella polpa della patata i livelli delle due preziose vitamine.
Ci sono voluti 10 anni di ricerca scientifica, ma la nuova patata pare destinata a dare un grosso contributo nel combattere varie patologie, soprattutto nei Paesi più poveri, dove l’ipovitaminosi è purtroppo ancora molto diffusa ed ogni anno moltissimi bambini perdono la vista proprio per mancanza di vitamina A. Utile quindi, in particolare per Africa, Sudamerica ed Europa orientale, dove la coltivazione della patata è già praticata,
Eva Bergamo