La maggior parte delle aziende con capitale straniero sono pronte a continuare a lavorare in Russia, ma vogliono ridurre i rischi di fare affari, ha detto all’agenzia di stampa TASS, Sergey Katyrin, presidente della Camera di commercio e industria russa (RCCI), dopo un incontro con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali estere.
“Le associazioni imprenditoriali estere hanno notato che la maggior parte delle società straniere è interessata a continuare a lavorare in Russia, ma vorrebbe garantire che i rischi per le loro attività siano ridotti. Vorrei sottolineare che la Russia non è isolata dai capitali stranieri e dal mondo mercato ed è pronta a continuare a partecipare attivamente alle relazioni economiche internazionali“, ha affermato Katyrin.
Osserva che il business estero è molto preoccupato per l’introduzione di modifiche all’art. 201 cp, che integra il reato di abuso di potere con una nuova natura di reato: l’esecuzione di sanzioni estere. Sono anche preoccupati per un disegno di legge sulla possibilità di gestione esterna delle società straniere che hanno annunciato il loro ritiro dal mercato russo a causa delle sanzioni occidentali.
Inoltre, i timori per le società straniere “sono causati dal lavoro nell’ambito delle decisioni sulle importazioni parallele“, ha affermato Katyrin. In particolare, la possibilità di apportare modifiche, in base alle quali un certo numero di gruppi di prodotti possono essere importati nella Federazione Russa senza il consenso dei titolari dei diritti d’autore.
“A seguito dei risultati dell’incontro, abbiamo deciso di continuare una stretta collaborazione e di tenere tali riunioni su base regolare. Le associazioni imprenditoriali straniere prepareranno le loro proposte e commenti sui progetti di legge che destano la loro preoccupazione, dopodiché la Camera di commercio e industria russa lo farà discutere di ulteriori azioni congiunte“, ha concluso Katyrin.
RED