La Italiana Petroli (IP – Holding API) ceduta alla compagnia di stato dell’Azerbaigian SOCAR
È ufficiale: dopo oltre 90 anni sotto la guida della famiglia Brachetti Peretti, la storica Italiana Petroli (gruppo IP) passa in mani azere. API Holding ha firmato l’accordo per la cessione del 99,82% delle azioni alla State Oil Company of Azerbaijan Republic (SOCAR), segnando una delle più importanti operazioni nel settore energetico italiano e un passo decisivo nell’espansione del colosso di Baku nel mercato europeo.
La notizia, che pone fine a mesi di trattative e a un processo di vendita competitivo, è stata comunicata lo scorso 23 settembre con una nota congiunta a conferma della lettera inviata dal Presidente Ugo Brachetti Peretti a tutti i dipendenti la scorsa settimana. La chiusura definitiva dell’operazione è prevista entro il primo trimestre del 2026, una volta ottenute tutte le necessarie autorizzazioni normative, tra cui quelle dell’antitrust e, soprattutto, il cruciale via libera del governo italiano attraverso il Golden Power.
UN’OPERAZIONE DA 3 MILIARDI
Con questa acquisizione, SOCAR mette le mani su una delle più grandi piattaforme energetiche integrate d’Italia. Il gruppo IP vanta una rete capillare di oltre 4.600 stazioni di servizio a marchio IP, una capacità di raffinazione di circa 10 milioni di tonnellate all’anno e un sistema logistico che copre l’intero territorio nazionale. La valutazione complessiva dell’operazione si aggirerebbe intorno ai 3 miliardi di euro, compresi circa 500 milioni di euro di cassa.
SOCAR ha assicurato che intende “preservare e consolidare la forte posizione di mercato e la reputazione di IP”, garantendo la continuità dei servizi e, punto fondamentale, confermando che non ridurrà la forza lavoro, composta da 1.600 dipendenti.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI
“L’acquisizione di Italiana Petroli è un passo importante nella nostra strategia di diversificazione internazionale”, ha dichiarato Rovshan Najaf, Presidente di SOCAR. “Riflette il nostro impegno a lungo termine per lo sviluppo di un business competitivo che contribuisca alla sicurezza energetica dell’Europa e approfondisca ulteriormente la partnership tra l’Azerbaigian e l’Italia”.
“Dopo oltre 90 anni al timone, siamo orgogliosi di lasciare ai futuri detentori una solida eredità fatta di competenza, professionalità straordinarie e un’eccezionale capacità di innovare”, ha commentato il Presidente Ugo Brachetti Peretti. “Un sincero ringraziamento va al management e a tutte le persone la cui appassionata dedizione ha reso possibili i nostri eccellenti risultati”.
API Holding ha spiegato di aver scelto SOCAR per il suo “profilo istituzionale” e la sua “profonda conoscenza del business”, ritenendo che la vendita a un solido gruppo industriale multinazionale permetterà a IP di rafforzare il suo posizionamento globale e confermare la sua missione di hub strategico nel Mediterraneo.
Con la firma del preliminare, si apre ora la fase successiva. Oltre al perfezionamento del prezzo, si dovranno definire aspetti cruciali come la governance futura. Ma il passaggio più delicato sarà la valutazione a livello governativo tramite il Golden Power, un test fondamentale per comprendere l’approccio dell’Italia alla tutela dei suoi asset energetici strategici.
Paolo Simoncini

























