La Francia vorrebbe arrestare Bashar al-Assad - Russia News / Новости России

Siria

Pubblicato il Gennaio 22nd, 2025 | Da Redazione Russia News

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La Francia vorrebbe arrestare Bashar al-Assad

Il Paese transalpino, sommerso di problemi sia a livello politico – con il record di Primi Ministri dimissionari in pochi mesi – che a livello sociale, per via del malcontento serpeggiante tra i cittadini esausti e sempre più sulle barricate contro le iniziative impopolari di chi li governa, si dev’essere convinto che la soluzione alla propria inettitudine sia quella di accanirsi contro il nemico, che si tratti del Presidente Putin o di un suo alleato, come nel caso attuale.

Inventandosi inesistenti stragi da parte dell’esercito regolare contro il Popolo siriano – ricordate la farsa delle armi chimiche? – la  Procura francese aveva già emesso negli anni scorsi un mandato di arresto, ovviamente farlocco, contro il Presidente siriano Bashar al-Assad con l’unico esito di ridicolizzarsi; ora ha deciso di riprovarci, stavolta accusando Assad per la morte di un cittadino franco – siriano.

Secondo l’ l’Agence France-Presse infatti, i giudici investigativi francesi hanno emesso un nuovo mandato d’arresto per il Presidente siriano, accusandolo di “complicità nel bombardamento di obiettivi civili nella repubblica araba nel 2017“. L’ordinanza è stata emessa su richiesta della Procura nazionale antiterrorismo francese (PNAT), che ha indagato sulla morte del 59enne franco-siriano Salah Abou Nabout. Secondo i risultati dell’Ufficio, sarebbe stato ucciso nel 2017 quando l’esercito arabo siriano ha bombardato la sua casa nel governatorato di Daraa. L’ufficio del procuratore ha giustificato la richiesta del nuovo provvedimento affermando che Assad non gode più dell’immunità di Stato dai procedimenti giudiziari.

ll leader siriano Muhammad Al-Jalali con la moglie velata

Ovviamente questo ennesimo tentativo di attaccare un leader giusto e amato dal suo Popolo non avrà alcun effetto pratico, si tratta semplicemente degli ultimi colpi di coda della bestia morente; tra l’altro Assad al momento si trova al sicuro a Mosca aspettando di rientrare al suo legittimo posto, appena i “ribelli” amici dell’occidente saranno definitivamente sconfitti – sì perché nonostante i trionfalismi dei media italiani che sbavano sul presunto “nuovo Presidente”, in Siria le Forze regolari stanno ancora combattendo per ripristinare la legalità affiancati dagli alleati russi (che non sono affatto fuggiti come si vorrebbe farci credere), per cui la situazione dovrebbe tornare presto alla stabilità che abbiamo conosciuto negli ultimi anni, garantita dal vero Presidente.

Nel frattempo la UE non perde l’ennesima occasione per sperperare denaro pubblico e regala ben 235 milioni al terrorista che si è dichiarato illegittimamente Presidente della Siria.

Eva Bergamo

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