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LA CRESCITA DEL MERCATO DEL SIDRO IN RUSSIA

Negli ultimi 10 anni, il mercato del sidro, bevanda alcolica nata in Francia ai tempi del Medioevo ottenuta dalla fermentazione alcolica dei frutti delle mele e talvolta delle pere, è cresciuto in maniera esponenziale diventando la bevanda alcolica con il più rapido tasso di crescita a livello globale.

Anche in Russia la bevanda sta avendo molta popolarità, nel 2017 le bevande fermentate (sidro di mele e pere e banane) stanno spopolando tra i russi: le loro vendite sono triplicate, raggiungendo 9,7 milioni di decalitri. Un risultato straordinario ma non del tutto casuale. Come è possibile che un paese tanto caro ad altro genere di bevande alcoliche improvvisamente si scopre amante di questa bevanda esotica? Negli ultimi anni il governo ha deciso di aumentare le accise sulle bevande alcoliche al fine di promuovere uno stile di vita sano, lo Champagne e gli altri spumanti hanno perso il 36% del loro volume di vendita, mentre gli acquisti di vodka e altri liquori sono diminuiti del 23% (54,4 milioni di decalitri venduti durante i 9 mesi del 2017).

Tuttavia il sidro, pur essendo bevanda alcolica non fa parte di questa categoria, perché nei primi mesi del 2015 il Ministero dell’Agricoltura della Federazione Russa ha trasferito ufficialmente il sidro, il poiré e l’idromele alla categoria dei prodotti alimentari. Questo rappresenta sicuramente un grande vantaggio per i produttori, permettendo loro di richiedere sussidi statali e incentivi fiscali, nonché pubblicizzarsi in TV.

L’altro aspetto va ricercato nella capacità dei produttori di essersi creati prima un mercato di nicchia, attratto dal gusto e dalla qualità del prodotto, e poi di averlo allargato, in particolare verso le nuove generazioni. Il pioniere del mercato del sidro è sicuramente l’imprenditore Aleksej Nebol’sin, la cui storia è davvero particolare. Nei primi anni del 2000 andò in visita ad un amico in Normandia e rimase stregato da questa nuova bevanda. Fu così che decise di iniziare la propria produzione in Russia pur avendo poca conoscenza sia del mercato sia della produzione. Inizialmente trovò molte resistenze, vista la difficoltà degli alberi di mele di adattarsi al suolo e al clima russo, fu così che si rivolse dell’Istituto di Ricerca sull’Orticoltura presso l’Accademia russa delle scienze agrarie, che aiutarono l’imprenditore nelle fase della produzione. Anche se inizialmente il suo obiettivo era di produrre una bevanda ad alto consumo come la birra, capì che i consumatori di sidro sono una nicchia ristretta amante del gusto e della qualità, e così realizzò St. Anton, l’etichetta per il suo sidro ad alta qualità. Oggi è venduto nei supermercati delle aree metropolitane, nei pub inglesi e nelle sidrerie El Asador, aperte dallo stesso Nebol’sin. Ora la produzione di sidro si sta rapidamente diffondendo in Crimea e nella penisola russa del Mar Nero, sicuramente avvantaggiata dal clima e dal numero di turisti e locali appassionati della bevanda e visto il numero sempre più crescente di consumatori il suo mercato non può che espandersi nei prossimi anni.

GruppoBPC International

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