Pubblicato il Dicembre 2nd, 2016 | Da admin
0” ITALIANI, VENITE IN RUSSIA”…
Bergamo – Una due giorni di incontri per sviluppare nuove opportunità di business per tre importanti settori chiave (chimica-farmaceutica, meccanica strumentale e casa) dell’economia italiana. La XXV edizione della task-force italo-russa che si sta tenendo in questi giorni nella Fiera di Bergamo, arriva in un momento particolarmente delicato non soltanto per la persistenza di una congiuntura economica, dalle prospettive ancora incerte ed a dir poco nebulose. Ma anche per le assurde sanzioni esistenti nei confronti della Russia e di un mercato, quello del gigante eurasiatico, che pure rappresenterebbe una preziosissima risorsa per le nostre imprese, alle prese in questi ultimi anni con un crollo dei loro fatturati che ne ha drasticamente ridimensionato ambizioni ed aspettative.
L’evento, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha visto la presenza non solo di numerosi operatori del settore, ma anche e soprattutto di diversi partner istituzionali pronti a fornire loro informazioni e consulenze di vario tipo. Si punta forte sull’internazionalizzazione quale antidoto alla crisi, che sta attanagliando ormai il tessuto produttivo nostrano da diversi anni. Individuando nella Russia un interlocutore molto importante per rilanciare soprattutto le piccole e medie imprese che una grossa importanza, da sempre, rivestono nell’economia italiana.
La prima giornata della task-force è subito entrata nel vivo, con lo svolgimento in mattinata di numerose sessioni parallele, nei settori oggetto dell’evento fra i tanti operatori partecipanti. Presenti anche importanti istituzioni economiche come la Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR), il Gruppo BPC International e l’organizzatore del workshop, ovvero l’Istituto per il Commercio con l’Estero (ICE), che hanno fornito i loro preziosi servizi di supporto e di consulenza anche nella sottoscrizione degli accordi commerciali, che sono poi stati stipulati fra gli imprenditori italiani ed i loro omologhi russi.
Dopo la pausa pranzo, i lavori sono ripresi con la conferenza stampa di presentazione alla delegazione italiana del “Nuovo corso degli investimenti in Russia”, da parte del dottor Pier Paolo Celeste direttore dell’ufficio ICE a Mosca che ha fatto il punto della situazione sulle prospettive di nuovi business nella Federazione Russa.
“Il momento difficile è anche per il mercato russo che come tutti sanno oggi importa da diversi paesi. Per quel che riguarda le imprese italiane – ha osservato Celeste – posso dire che hanno retto il vino, l’olio, la pasta, le conserve alimentari ed i prodotti da forno e ciò conferma che chi sa cogliere le opportunità, alla fine ne esce ugualmente vincitore. Le cose però cambieranno drasticamente con l’introduzione della Legge Federale n. 488 che comporterà una sostituzione nelle importazioni, e che ci porta come agenzia ICE ad aver elaborato due strategie: la prima è stata quella di incrementare in termini percentuali le quote importate consentite. La seconda che presentiamo in questa task-force è quella di produrre in loco, ed è qua che dobbiamo concentrare i nostri sforzi. Perché i manufatti non “made in Russia” sono penalizzati, se pensiamo che dall’1/1/2017 solo quelli prodotti sul territorio russo avranno una forte defiscalizzazione. Il vero problema quindi non è solo legato alle sanzioni, ma anche ad altri fattori come la riduzione del costo delle materie prime o la svalutazione del rublo. L’accordo sulla riduzione della produzione del petrolio sarà un grande vantaggio per i russi, i quali credo hanno imparato bene la lezione. Ecco perché ci sono le condizioni favorevoli con il rublo che costa meno, dei programmi federali che consentono con la creazione delle zone economiche speciali, la creazione delle cluster e dei parchi industriali, ed infine la defiscalizzazione in certe aree, di cogliere delle opportunità molto importanti. Si è creato in tal senso uno strumento molto efficace, come il contratto speciale per gli investimenti, che ha riguardato delle Regioni selezionate con l’introduzione di particolari parametri che tenessero conto della loro capacità, in particolare, di essere “business friendly” per le nostre imprese. Abbiamo avuto bisogno di diversi partner istituzionali come Confindustria, per una serie di settori che abbiamo individuato essere come quelli maggiormente coinvolti da queste iniziative. Dal canto nostro, siamo pronti ad accompagnare in loco le imprese interessate, fornendo loro tutta l’assistenza necessaria, per elaborare e presentare un vero e proprio piano di investimenti”.
Una delle regioni maggiormente coinvolte per l’avvio di nuove start-up è quella di Sverdlovsk, dove gli accordi di cooperazione hanno riguardato sinora 8.000 piccole e medie imprese manifatturiere. La presenza di un’efficace rete infrastrutturale e di un efficiente hub per la logistica hanno reso questo territorio, che si trova nel cuore degli Urali, come uno dei più attrattivi, dal punto di vista degli investimenti imprenditoriali, dell’intera Federazione Russa.
Altro momento particolarmente atteso della giornata, è stata la sessione plenaria che ha visto la partecipazione del mondo politico, con la presenza del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia Mauro Parolini, del Console Generale della Federazione Russa a Milano Nurizade Alexander, del in Italia Vitaly Fadeev ed infine del Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, on. Ivan Scalfarotto.
“La scelta di Bergamo come location di questo importante incontro – ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo orobico Giorgio Gori, – è particolarmente significativa se pensiamo alle tante imprese del settore manifatturiero esistenti sul nostro territorio. Le relazioni con la Russia sono per noi molto importanti e non solo per l’aspetto economico ma anche per quello culturale, pensando ai tanti russi che vengono nella nostra città. Abbiamo fortemente voluto questo evento e di questo ringrazio sia la Regione Lombardia che il Ministero dello Sviluppo Economico, qui rappresentato dal sottosegretario Scalfarotto. Abbiamo organizzato più di 1.000 incontri con aziende, di cui 1/3 provengono dalla bergamasca. Il tutto nell’auspicio che le relazioni economiche fra Italia e Russia finalmente si normalizzino, dopo un periodo in cui sono state un po’ complesse a causa della questione delle sanzioni. Oggi sembra sia stato fatto un grosso passo avanti, a livello anche europeo nella soluzione di questo problema, così come è stato auspicato dal premier Renzi”.
L’obiettivo della crescita del fatturato legato all’export è “l’obiettivo della nostra Regione – ha precisato l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, Marco Parolini – che intende intensificare i rapporti con le realtà economiche ed imprenditoriali della Russia. Anche dal punto di vista turistico, pensando agli storici legami del nostro territorio con questo paese. L’iniziativa di portare la task-force qui a Bergamo, è stata da noi immediatamente accolta nel principio della valorizzazione delle autonomie nel quadro di una struttura dinamica in cui le istituzioni aiutano le imprese. Credo che il sistema economico sia sufficientemente attivo, ed i segnali che provengono tanto dall’Italia quanto dalla Federazione Russa sono finalmente incoraggianti”.
Anche il Console Generale della Federazione Russa a Milano, Alexander Nurizade ha espresso “soddisfazione per lo svolgimento di iniziative di questo tipo. Un anno e mezzo fa, quando ci siamo incontrati con il sindaco di Bergamo, abbiamo subito preso in considerazione l’ipotesi di organizzare il workshop qui”, mentre il Consigliere dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, Vitaly Fadeev ha letto un messaggio dell’Ambasciatore della Federazione Russa Sergej Razov che si è auspicato “un incremento degli investimenti italiani in Russia, invitando gli imprenditori a venire sul nostro territorio. Le nostre istituzioni sono pronte a recitare la propria parte, anche in virtù dell’amicizia esistente fra i nostri popoli, affinché venga superato brillantemente questo momento di difficoltà nelle relazioni economiche esistenti”.
“Ho vissuto a Mosca fra il 2005 ed il 2009 – ha ricordato il sottosegretario Scalfarotto – e quello che ho imparato è l’amicizia meravigliosa esistente fra i nostri due popoli, con una naturale inclinazione nei confronti degli italiani. Nonostante tutte le difficoltà internazionali, il rapporto fra i nostri paesi è ancora molto forte. La Russia è il nostro 11mo partner commerciale, ed è innegabile che oltre alle difficoltà legate alla questione delle sanzioni, ha sicuramente influito anche la svalutazione del rublo se pensiamo che fino a poco tempo fa con 1 euro potevamo comprare 33 rubli, mentre oggi ne possiamo prendere addirittura il doppio. La moda, il design, il comparto alimentare fanno venire in mente al consumatore russo, subito il nostro paese. Le nostre imprese dal canto loro hanno sviluppato la capacità di customizzare, producendo manufatti su misura. E non con una semplice vendita, ma con una vera e propria strategia di fidelizzazione. Tornando all’attività della task-force, noto con piacere che un aspetto particolarmente importante su cui si è puntato è l’attenzione rivolta sui rapporti con gli enti territoriali. Un altro aspetto che mi piace sottolineare, è la forza delle piccole e medie imprese italiane che rappresentano l’80% della nostra struttura produttiva e che danno tanto lavoro. Mi auguro che in questi giorni vengano stipulati degli accordi duraturi fra gli operatori presenti, e che diano un grande impulso al miglioramento delle relazioni fra i nostri paesi”.
La giornata è quindi proseguita con il trasferimento al Monastero di Astino e la cena fra le delegazioni. Il secondo giorno della Task Force, è proseguito con le visite aziendali presso imprese e distretti del territorio orobico, che concluderanno questa intensa fase operativa.
F.M.
Tutti gli interventi della seduta plenaria: