Un portavoce di Rotemberg – in una nota rilasciata all’agenzia di stampa russa ITARTASS – ha dichiarato: “La situazione è illegittima ed in effetti assurda, Ardady Romanovichnon ha attività in Italia e le relazioni sulla quantità di proprietà sono inesatte“. Lo stesso portavoce ha poi aggiunto: “un piccolo hotel a quattro stelle a Roma deve ancora essere considerato come un bene di proprietà privata di Rotenberg e visto che non è stato messo in vendita, non dovrebbe essere soggetto a sanzioni“.
Le autorità italiane hanno informato Rotenberg e le sue aziende, Olpon Investment Limited, registrate a Cipro, e Aurora31, che possiede il Berg Luxury Hotel nel centro di Roma, che le misure intraprese sono in linea con l’intento di “prevenire e fermare il finanziamento del territorio dei paesi che costituiscono una minaccia per il mondo e la sicurezza internazionale“.
Tra le prime reazioni in Italia, degna di nota è quella del Console onorario di Ancona della Federazione Russa, Armando Ginesi, che ha dichiarato: “Il Governo italiano applica diligentemente a Arkadij Rotenberg le misure sanzionatorie decise dall’UE (leggi USA) sequestrandogli tre ville e un appartamento in Sardegna e un albergo in Via Veneto. Poi, quello stesso Governo, si raccomanda agli stranieri di venire ad investire in Italia. Magari anche dal Mozambico. Tutto ciò è inaudito!”.
GV