Nel 2019 in Russia l’Italia è stato il primo Paese fornitore di vino (codice doganale 2204) con 302 milioni di
Nel 1° semestre del 2020 l’Italia è sempre leader tra i Paesi fornitori della Federazione Russa, con 101,7 milioni di euro di fatturato export e una quota di mercato pari al 27,27% (con punte del 60,13% per il comparto degli spumanti), la Francia scende in terza posizione con 60,5 milioni di euro e la quota del mercato pari a 16,21%, a vantaggio della Georgia che si colloca al secondo posto con 65,1 milioni di euro e una quota del 17,46. La Spagna è quarta con 57,5 milioni di euro e la quota di mercato pari a 15,42%.
Per quanto riguarda le tonnellate, nel 2019, la Spagna è prima in quantità con 124.743 tonnellate, mentre l’Italia scende al secondo posto con 89.627 tonnellate, la Georgia è terza con 67.000 tonnellate e la Francia è al quarto posto con 39.112 tonnellate. Nel 1° semestre del 2020 l’Italia sale al primo posto con 53.232 tonnellate, la Spagna scende al secondo posto con 45.057 tonnellate, a seguire la Georgia con 42.493 e la Francia al quarto posto con 23.864 tonnellate per la quantità esportata.
Secondo ICE, la crescita del volume del mercato e del consumo dei vini nella Federazione Russa dovrebbe
Il successo del Bel Paese è confermato da un rafforzamento progressivo dell’immagine del “brand Italia”: i vini italiani sono apprezzati dal pubblico russo, l’offerta è variegata e di alto livello, i marchi sono
La maggior parte del mercato russo è occupato dai vini di produzione locale. I vini di produzione italiana, nel 2019, hanno occupato il 4,3% di mercato, che rispetto alle possibilità d’offerta di produttori italiani, risulta una percentuale ancora marginale e dunque tale situazione di mercato potrebbe essere vista come una notevole potenzialità di crescita.
RED