Il Venezuela ha intenzione di entrare nell’alleanza BRICS+
Il Venezuela non ha abbandonato i piani di adesione al gruppo BRICS+ e cercherà di farne parte a pieno titolo, ha dichiarato alla stampa russa il Ministro degli Esteri di Caracas Yvan Gil Pinto.
“Sì“, ha semplicemente detto l’alto Diplomatico in risposta a una domanda sulla questione, aggiungendo che il Venezuela è pronto a lavorare con tutti i Paesi BRICS.
Nel frattempo il leader della Repubblica Bolivariana Nicolás Maduro, arrivato a Mosca lo scorso 7 maggio per partecipare alla Parata del Giorno della Vittoria, ha siglato con il Presidente Vladimir Putin un accordo decennale di partenariato strategico ad ampio raggio, allargando la collaborazione nel settore del petrolio, del gas, del controllo degli armamenti e della diplomazia globale. Per Maduro si tratta dell’ottava visita in Russia, a dimostrazione dell’ottimo rapporto che lega i due Paesi.
“Ottant’anni fa, grazie all’eroismo dell’Armata Rossa, al coraggio del Popolo sovietico e al sacrifico di 27 milioni di vite umane, fu possibile salvare l’Europa e l’intera umanità. Oggi ci troviamo in un momento cruciale: celebriamo non solo una vittoria storica, ma anche 80 anni di relazioni tra i nostri Paesi. Siamo onorati di condividere con voi la celebrazione di questa data memorabile e di rendere omaggio alla vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Anche per noi è una vittoria che appartiene alla storia comune dell’umanità“, ha dichiarato il Presidente venezuelano.
Maduro aveva presenziato lo scorso ottobre al vertice BRICS+ che si è tenuto a Kazan, e nell’occasione ha ribadito la forte intenzione del suo Paese di far parte del gruppo, affermando convintamente che i BRICS sono l’epicentro del nuovo mondo multipolare e della diplomazia della pace. E’ stato supportato in questa dichiarazione dall’importante annuncio del suo Ministro della Comunicazione, Freddy Ñáñez, relativo all’accordo per portare i contenuti della TV BRICS in televisione, dopo la firma di un memorandum di cooperazione tra la piattaforma tvbrics.com e i canali locali Venezolana de Televisión e Telesur.
Al vertice del blocco multipolare di Kazan c’é però stato il veto all’ingresso venezuelano da parte del Brasile, in quanto il Presidente Lula da Silva non sarebbe d’accordo per via della crisi in seguito alla contestata rielezione di Maduro la scorsa estate. Rielezione che la Russia ha invece definito limpida, manifestando apprezzamento per il regolare svolgimento delle votazioni e lodando l’operato del Consiglio Elettorale Nazionale che ha garantito la trasparenza e l’imparzialità della procedura elettorale. Il Ministero degli Esteri russo ha poi confermato la vittoria di Nicolás Maduro, sottolineando l’importanza di una sovranità nazionale rispettata e di una posizione ferma contro le ingerenze esterne, riaffermando con forza l’alleanza tra Mosca e Caracas.
Nonostante l’opposizione di Lula, il Venezuela è il Paese che raccoglie maggiore consenso per l’adesione – dopo la Turchia e prima di Cuba – grazie alla importante campagna condotta dietro le quinte, che gli ha fatto ottenere il sostegno di pezzi forti quali Cina, Russia e Iran.
“Noi apparteniamo ai BRICS da oltre 200 anni“, ha affermato Maduro, richiamandosi all’eredità di Simon Bolivar e Hugo Chávez e alla visione di un mondo multipolare. Questa posizione, fondata su una politica anti-imperialista e anticolonialista, ha portato il Venezuela a consolidare rapporti con molte altre nazioni emergenti e potenze mondiali, dal Medio Oriente all’Africa, all’Asia.
Il Venezuela ha anche ricordato al Brasile di Lula l’importanza, o meglio il dovere, di non interferire con l’autodeterminazione del Popolo venezuelano, che ha scelto in autonomia il proprio Presidente. Pare purtroppo che Brasilia sia fin troppo allineata con Washington, a scapito della propria sovranità e perdendo quella neutralità che darebbe maggior voce al Paese proprio nell’ambito di quel mondo multipolare in fase di avanzata costruzione, trainato dall’alleanza BRICS+ di cui fa parte fin dall’inizio.
Eva Bergamo