IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA RUSSO TKACHYOV: “ENTRO DIECI ANNI NON AVREMO BISOGNO DI IMPORTARE PIU’ NULLA”
Ormai è chiaro: le sanzioni comminate alla Russia dall’Europa stanno producendo conseguenze negative più per l’Occidente che per la stessa Russia. Paesi come il nostro, che storicamente sono stati partner commerciali dei russi, stanno soffrendo terribilmente questa situazione.
A far capire ancora di più la strategia adottata dal Cremlino, adesso arrivano anche le parole del ministro dell’Agricoltura russo Alexander Nikolayevich Tkachyov che in un’intervista per la televisione russa fa intravedere la possibilità che la Russia raggiunga l’autosufficienza alimentare ed entri di fatto in un regime di autarchia. Il ministro ha detto: “Se continuiamo allo stesso ritmo di crescita in termini di volume di produzione, calcolando la crisi sia in Russia che nel mondo, allora in dieci anni raggiungeremo questo obiettivo. Allora produrremo assolutamente tutto in Russia fatta eccezione, forse per banane, datteri e agrumi, che da noi per definizione non crescono”.
Parallelamente il Cremlino sta anche conducendo una lotta senza confini contro il contrabbando e in generale contro i prodotti stranieri che spesso con motivazioni più o meno valide vengono messi fuori legge e vietati. Il “Rospotrebnadzor” (Federal Service for the Oversight of Consumer Protection and Welfare Роспотребнадзор), l’ente di supervisione russo preposto al controllo dei diritti dei consumatori, ha già vietato molti prodotti alimentari italiani, il vino proveniente dagli Stati Uniti e ora si è concentrato sui alcuni detersivi. E’ chiaro che l’obbiettivo è quello di spostare i consumi su prodotti locali convincendo i russi che comprare materiale d’importazione possa essere rischioso oltre che controproducente per l’economia.
RED