Il Carnevale più elegante e suggestivo del mondo, quello di Venezia, ha ufficialmente aperto i battenti.
E, pur non essendo ancora entrato nel vivo, è iniziato col botto. La manifestazione ha fatto registrare afflussi importanti già dal primo giorno, vivacizzando la città, ultimamente molto triste e spoglia, che ha iniziato magicamente a rivivere.
Perché Venezia, città unica nel suo genere, durante il Carnevale si anima e si trasforma, diventando la culla di un mondo surreale, fatto di illusioni e magia, in cui ci si perde e si sogna.
E se qualche gufo aveva predetto che la manifestazione, così blindata, sarebbe stata un flop e avrebbe portato discredito sulla metropoli e sulla sua amministrazione, a quanto pare si sta sbagliando.
Non solo la gente fin da subito si è riversata in massa tra campielli e calli, ma ha dimostrato un grande spirito di partecipazione… i veneziani
E le ingenti misure di sicurezza che secondo i detrattori avrebbero dovuto dare origine a disagi e far scappare le persone? C’erano, eccome se c’erano.
Ma, a differenza di altre situazioni, qui non si sono fatti notare e non hanno dato alcun disturbo. Hanno vigilato efficacemente, ma discretamente, senza creare panico o allarmismi, dimostrando che le nostre forze dell’ordine, se messi in condizione di farlo, sanno svolgere bene il proprio mestiere.
Certo che, in una Venezia che ormai in molti davano per spacciata, chiusa al mondo e prigioniera dei suoi problemi, una botta di vita come quella che
I danni causati dalle pessime gestioni che si sono succedute ultimamente, gli scandali legati al Mose, il flop del Ponte di Calatrava sempre più bisognoso di restauri costosi, l’arresto del Sindaco precedente, hanno gettato discredito sulla città intera, vittima innocente di chi non ha saputo gestire tale ricchezza artistica e culturale che il passato ci ha lasciato in eredità.
Non si può, e non si deve, pensare che governare Venezia sia un’impresa facile. Gestirne le problematiche, esaltandone al contempo le meraviglie più
Se vogliamo realmente pensare di salvare questo patrimonio dell’umanità, evitando che sprofondi non solo letteralmente (come purtroppo sta avvenendo), dobbiamo darci da fare tutti, partendo però da chi amministra. Non è pensabile continuare a litigare per le poltrone e i bonus, perché Venezia non è un mezzo per esaltare la propria visibilità e soddisfare il proprio ego, come purtroppo si è verificato per diversi anni.
Quindi ben venga l’educazione civica di chi ci vive e di chi la visita, ben vengano i controlli e le multe, ben venga lo stop al turismo vandalico… ma c’è
Il successo di questo Carnevale può fungere da spunto e da stimolo per continuare a lavorare in sinergia tra forze politiche, artigiani e professionisti locali, per non togliere ulteriore lucentezza ad un simile gioiello, tanto bello quanto fragile.
Eva Bergamo