Il Carnevale di Venezia è indubbiamente se non il più grandioso del mondo, è sicuramente il più conosciuto per il fascino e il mistero che esercitava e continua ad influire sul pubblico, anche se sono decorsi 900 anni dal primo documento che fa riferimento a questa famosissima festa. Il documento ufficiale che dichiara il Carnevale una festa pubblica è del 1296 quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo l’ultimo giorno della Quaresima. In quest’epoca, e per molti secoli che si succedettero, il Carnevale durava sei settimane, dal 26 dicembre al mercoledì delle Ceneri, anche se i festeggiamenti talvolta venivano fatti cominciare già i primi giorni di ottobre. In tale periodo ogni individuo poteva nascondere la propria identità, assumere atteggiamenti strani, variopinti, libero di agire senza pregiudizi. Quindi, anche le persone delle classi sociali meno agiate avevano la possibilità in tali giorni di sentirsi “ signori” come i nobili veneziani. Venezia, diventava così un vero palcoscenico mascherato di attori ed spettatori. Con i festeggiamenti del carnevale veneziano, nacque il commercio delle maschere con materiali in argilla, cartapesta , gesso e infine di carta. Addirittura nacquero delle vere proprie scuole. Nel 1789 Napoleone Bonaparte proibì il Carnevale in quanto avvenivano troppi eccessi ed abusi fraudolenti. Solo nel 1979 il carnevale veneziano riprese ad ottenere un vero successo ed a diventare uno dei carnevali più importanti d’ Europa. Venezia , nei giorni carnevaleschi, soprattutto in Piazza san Marco , lungo la Riva degli Schiavoni e in tutti i maggiori campi di Venezia vengono allestiti burle , divertimenti e spettacoli per la gioia dei bambini e di tutti i turisti. Oltre alle grandi manifestazioni nei luoghi aperti, sono diffuse piccole rappresentazioni e spettacoli di ogni genere (anche molto trasgressivi) presso le case private, nei teatri e nei caffè della città. Nelle dimore dei sontuosi palazzi veneziani si danno grandiose e lunghissime feste con sfarzosi balli in maschera . Un’ altra usanza carnevalesca, ancor oggi valida è la festa delle “ Ave Marie”la cui origine risale al 943 . A Venezia , era consuetudine ,nel giorno della purificazione di Maria , il 2 febbraio , celebrare la benedizione delle spose , durante il quale venivano benedette insieme ,presso la Basilica di San Pietro di Castello ( Sestier), i matrimoni di 12 ragazze , prescelte tra le più affascinanti e povere della città. Secondo il fatto storico , si narra che durante il rito matrimoniale che le 12 ragazze venissero rapite dai pirati ed essi si impadronissero di tutti i regali pregiati regalati dal doge di Venezia alle fanciulle. I pirati vennero presi dai veneziani , per cui si decise di istituire la Festa delle Marie, da tenersi annualmente per celebrare l’evento. Iniziava così con la selezione di dodici tra le più belle ragazze di Venezia, scelte in numero di due per ogni sestiere e ribattezzate per l’occasione “Marie.” Un’ altra manifestazione interessante è il “ Volo dell’ angelo” che una volta era chiamato lo” Svolo del turco”, evento che accadde verso la metà del Cinquecento . Un giovane acrobata turco molto intraprendente si servì di un bilanciere solo per arrivare alla campanaria del campanile di San Marco, camminò sopra una lunga corda che partiva legata da una barca ancorata sul polo della Piazzetta. Nel ritorno , invece raggiunse la balconata del palazzo Ducale , porgendo gli omaggi al Doge. Nel corso degli anni la cerimonia rimase ufficiale con tecniche simili e varianti nel corso degli anni.