Il cantante italiano Pupo, in arte Enzo Ghinazzi, notissimo in Russia, era atteso il 2 maggio come ospite speciale del festival della canzone patriottica del Cremlino “Road to Yalta” giunto alla quinta edizione. Tuttavia, come rivelato da Dagospia, il cantante toscano ha deciso di non partecipare più alla manifestazione. “È successo l’imprevedibile, l’impossibile intorno alla mia eventuale partecipazione al festival Road to Yalta”, spiega Pupo in un messaggio vocale inviato al sito di informazioni online a contenuto generalista che si occupa di retroscena, espressione di Roberto D’Agostino.
L’artista toscano precisa, tuttavia, che le polemiche nate attorno alla sua partecipazione alla kermesse non hanno nulla a che fare con il dietrofront: “Certo non dipende dalle polemiche e da tutto ciò che è accaduto in questi giorni, ma dipende da un fatto che vi spiegherò più avanti” precisa Enzo Ghinazzi, in arte Pupo.
“La mia abitudine – sottolinea – è sempre quella di essere molto chiaro e leale con tutti, a prescindere da chi sono gli interlocutori”.
Nel frattempo è scoppiata un’altra polemica partita dal cantante pugliese Albano Carrisi che ha commentato la decisione del suo collega Pupo di andare a esibirsi a “Road to Yalta“, considerato il Sanremo russo: “Anche io ho avuto diverse chiamate per fare dei concerti in Russia ma ho declinato, amo il popolo russo ma fino a quando c’è questa situazione, che è inaccettabile, non me la sento. Sono arrabiato per la scelta di Pupo, nella vita servono principi“.
Già a Mosca invece il cantante romano, Thomas Grazioso, che partecipa anch’egli alla kermesse russa e ribadisce come “la guerra la fanno i soldati e non i civili, a Mosca si vive tranquilli, io sono italiano e porto la mia musica in giro per il mondo da vent’anni“.
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