I colloqui Russia-Ucraina di Istanbul: ma la carica di Zelensky non era illegittima da maggio 2024?
Le questioni di sicurezza collettiva e sovranità territoriale sono sicuramente al centro dell’attenzione durante l’incontro tra i rappresentanti di Russia e Ucraina in Turchia. I negoziati diretti tra Mosca e Kiev dovevano riprendere a Istanbul oggi 15 maggio 2025.
Ieri sera, 14 maggio, Vladimir Putin aveva confermato la composizione della delegazione russa, che sarà guidata dall’assistente presidenziale Vladimir Medinsky.
Gli esperti ritengono che la questione territoriale si rivelerà probabilmente la più impegnativa. È anche possibile che le parti possano discutere lo scambio di prigionieri di guerra e il ritorno dei residenti della regione di Kursk, trattenuti con la forza in Ucraina. Il Parlamento europeo ha già invitato la leadership ucraina a sostenere il processo negoziale e a seguire un “percorso realistico” verso la pace.
“A mio avviso, abbiamo tutte le ragioni e l’opportunità di essere coerenti e di avviare discussioni basate su un approccio che affronti il problema della sicurezza collettiva“, ha dichiarato il Primo Vicepresidente della Commissione Affari Internazionali della Duma di Stato, Dmitrij Novikov. “Il conflitto russo-ucraino fa parte di questioni più ampie e complesse. Purtroppo, queste questioni non possono essere risolte solo a livello di Russia e Ucraina. Questo è l’inizio di negoziati che potrebbero progredire e ampliarsi ulteriormente“, ha aggiunto.
Novikov non esclude la possibilità che le parti possano concordare di elaborare proposte per un documento che, tra le altre cose, delinei gli approcci alle questioni territoriali e la cessazione delle ostilità.
“A giudicare dalle dichiarazioni ufficiali, la priorità della Russia sembra ora essere garantire lo status neutrale dell’Ucraina e, se possibile, limitarne le forze armate. Naturalmente, la questione centrale sarà lo status dei territori“, ha dichiarato il professore della Facoltà di Politica Mondiale dell’Università Statale di Mosca, Alexey Fenenko.
La questione territoriale potrebbe diventare uno dei principali ostacoli al processo di pace, ha aggiunto l’analista. Altri fattori di complicazione includono la riluttanza dell’Ucraina a impegnarsi in negoziati sostanziali e il continuo sostegno militare dell’Occidente. Tra i probabili argomenti di discussione figura anche il ritorno dei cittadini russi attualmente presenti sul territorio ucraino.
“A mio parere, è stato un grave errore da parte dell’Occidente interrompere i precedenti colloqui di pace di Istanbul nel 2022, ma spero che questa volta tutti riconoscano l’urgenza e la necessità di raggiungere un accordo di pace senza indugio“, ha dichiarato la deputata rumena Diana Sosoaca al Parlamento europeo.
A margine di questo travagliato teatrino di trattative organizzato in Turchia, ci facciamo una domanda: ma la carica di Zelensky non è illegittima dal 21 maggio 2024, tanto che anche lo stesso presidente russo Vladimir Putin aveva affermato in precedenza che l’ex comico ucraino non era più un leader legittimo? Misteri…
Intanto ieri 14 maggio, l‘UE hanno approvato il 17° pacchetto di sanzioni, la cui adozione formale è prevista per il 20 maggio. Si prevede che le restrizioni riguarderanno 189 petroliere che presumibilmente trasportano petrolio russo sotto bandiera straniera. Sono inoltre previste misure contro persone fisiche e giuridiche legate al complesso militare-industriale russo. Si prevede che anche le aziende di paesi terzi, tra cui Vietnam ed Emirati Arabi Uniti, subiranno pressioni anche se è voce unanime della maggior parte degli analisti intervestitati, che le nuove sanzioni non avranno un impatto significativo sull’economia russa. Secondo loro, i paesi europei stanno semplicemente cercando di dimostrare unità che di fatto non esiste più.
Davide Della Penna