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GIOVANNI MANTOVANI (DG VERONAFIERE): “CON LA RUSSIA C’E’ UN RAPPORTO VERAMENTE STRETTO”

La 113ª Fieragricola di Verona chiude con oltre 130 mila visitatori, di cui il 15% esteri, consolidando il primato nazionale e confermandosi fra le rassegne più attrattive a livello europeo. Si rivela dunque vincente la formula della trasversalità e della verticalizzazione specializzata delle filiere, proiettate verso nuove frontiere dell’innovazione.

Per quattro giorni l’intera filiera agricola, con oltre 1.000 aziende espositrici e 980 animali, si è data appuntamento a Verona: in tutto 10 i padiglioni occupati e quattro aree esterne, con oltre 57 mila metri quadrati espositivi netti distribuiti su tutti i settori, dalla meccanica agricola, alla zootecnia, energie rinnovabili, sementi, agrofarmaci, vigneto e frutteto, fino alla cura del verde e all’attività forestale.

In contemporanea si sono svolte le manifestazioni Eurocarne, salone della filiera corta, e Fruit&Veg Innovation, salone sulle filiere specializzate verticali dell’ortofrutta.

“Questa 113ª edizione – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – chiude all’insegna di un aumento della qualità dell’offerta in ogni settore, da quello dell’agromeccanica, alla zootecnia, fino agli strumenti e ai servizi per l’agricoltura. Abbiamo voluto presentare la più ampia panoramica possibile su opportunità e prospettive nei diversi segmenti del comparto, rispondendo alle richieste dei visitatori. In particolare, sono cresciuti del 10% quelli italiani provenienti dal Centro-Sud, con un incremento maggiore da Campania, Sicilia e Sardegna. Ma anche le delegazioni commerciali straniere da Europa, Europa dell’Est, Nord Africa, Brasile e Iran hanno dimostrato molto interesse per tecnologie e know how made in Italy. E proprio sui mercati africani, del medio Oriente e del Sudamerica siamo operativi con iniziative già avviate e nuovi progetti fieristici in programma nel 2018″.

Un successo quindi, anche dal punto di vista numerico. Lo stesso Mantovani, nel corso di una nostra intervista ha poi ulteriormente spiegato:

“Una edizione di Fieragricola, veramente importante con oltre mille espositori e questo dato da solo esprime chiaramente la dimensione della manifestazione, ma soprattutto conferma il fatto che qui possiamo trovare tutti i mezzi di cui l’azienda agricola abbisogna e tutte le attrezzature, le tecnologie , le innovazioni  e le soluzioni anche per i propri problemi nella gestione della propria attività quotidiana.

Fieraverona in generale ma Fieragricola in particolare è ormai un punto di riferimento anche internazionale e in questa sede ci sono delegazioni provenienti da oltre 33 paesi nel mondo…

“Si, siamo al centoventesimo anniversario della Fiera di Verona  e quindi quello che posso dire è che fin dalla prima edizione la Fiera ha assunto questa veste veramente internazionale, perché  voglio ricordare che qui si scambiavano i beni, capacità e le conoscenze tra le grandi agricolture del mondo: quella russa, quella americana, con quella del nord Europa quella francese e non nascondo che ci piacerebbe, ma lo stiamo facendo già da un po’ di tempo, ragionare su una fiera agricola con un partner cinese da fare in Cina perché abbiamo creato molte reti commerciali e abbiano ampio spazio anche su quei mercati. Poi con la Russia non neghiamo che ci sia un rapporto veramente stretto con i tanti dei settori che noi gestiamo, come le tecnologie specializzate e innovative sulle quali noi italiani oggi offriamo il meglio al mondo e credo che anche per il mercato russo tutto questo può rappresentare una bella opportunità, soprattutto di scambio reciproco.  Quindi ancora il Veneto e la famosa “Via e la Seta” che funziona per i paesi eurasiatici. Veronafiere si avvia anche verso una serie di importanti eventi che continuano ad essere di grande rilievo internazionale. Da quello che abbiamo chiamato “Progetto Fuoco” ,  dedicato all’utilizzo della biomassa legnosa per le soluzioni di riscaldamento, all’appuntamento tradizionale di aprile che è il Vinitaly, naturale manifestazione dedicata al mondo del vino e che anche quest’anno si presenta come edizione straordinaria ancora in crescita, a voler rimarcare che il Made in Italy ha ancora un grande successo e devo dire che la Russia, anche in questo settore è un partner fondamentale, perché sta crescendo come mercato in maniera significativa e ci piacerebbe anche poter dare il nostro contributo per far crescere anche un’attività che ho visto diventare sempre più interessante che è quella della produzione di vino nella Federazione Russa , dove sono stato di recente e  ho assaggiato dei vini di grande interesse”.

In ultimo su Eurocarne, che è un “brand” sempre di Veronafiere una sorta di fiera nella fiera tutto sommato…

“Si, Eurocarne è una esposizione di grande tradizione che ha sofferto probabilmente in questi anni anche di una difficoltà del settore zootecnico italiano, ma che ha ripreso ad essere oggi più moderna e redditizia di prima, dando una grande attenzione sia alle attrezzature delle macchine per la lavorazione delle carni,  ma anche un occhio rivolto al mercato, con le associazioni dei macellai impegnate a comunicare, di fronte a tutta questa paura che per tanti anni ha creato dei muri, che oggi lavoriamo i prodotti che si presentano per le certificazioni di tracciabilità e di sicurezza che rappresntano ormai una garanzia precisa.

RED



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