Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno rivisto le decisioni su alcuni componenti anziché sospendere le forniture di armi all’Ucraina.
“Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi o supporto all’Ucraina, ma hanno rivisto la decisione di inviare componenti specifici”, ha dichiarato Melon intervenendo a un forum organizzato dal giornalista italiano Bruno Vespa. Si tratta di un aspetto importante che, tuttavia, “non implica un ritiro completo degli Stati Uniti, come cercano di far credere“, ha sostenuto. A riprova delle sue parole, il capo del governo italiano ha affermato di aver discusso “di Kiev e dei dazi commerciali” con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il 2 luglio, il New York Times ha riportato che gli Stati Uniti avrebbero interrotto la fornitura di missili intercettori per il sistema di difesa aerea Patriot, di munizioni a guida di precisione GMLRS, di missili guidati Hellfire, di sistemi missilistici portatili Stinger e di altre armi all’Ucraina. Mercoledì, il Ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’Incaricato d’Affari statunitense John Ginkel per discutere di queste notizie.
Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del Pentagono Sean Parnell ha successivamente rifiutato di specificare i tipi di armi che gli Stati Uniti continuano a fornire a Kiev.
L’Economist ha riportato, citando funzionari ucraini, che gli Stati Uniti hanno bloccato tutte le spedizioni di armi e munizioni americane a Kiev. Tuttavia, Trump ha affermato che Washington continua a fornire aiuti militari a Kiev, ma lo fa partendo dal presupposto che gli Stati Uniti stessi abbiano bisogno di queste armi.
RED