Pubblicato il Maggio 17th, 2017 | Da Redazione
0GENTILONI A SOCHI DA PUTIN IN VISTA DEL PROSSIMO G7 DI TAORMINA
Sochi – Un’ora e mezza di colloquio, almeno 30 minuti più del previsto, per ribadire il rapporto che lega Italia e Russia ma anche per arrivare al G7 con un quadro preciso delle posizioni sulle principali partite a livello internazionale e rilanciare il dialogo con l’Ue. Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni è arrivato stamani nella dacia di Sochi, sul mar Nero, per l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Sul tavolo molti temi, a partire dalle relazioni economiche che legano i due Paesi. E su questo i due leader hanno espresso reciproca soddisfazione.”Avevamo visto un certo declino nell’interscambio italo-russo – ha detto Putin – ma da quando è diventato primo ministro l’interscambio ha cominciato a crescere, nei primi mesi è cresciuto del 28%“. “Non so – ha replicato Gentiloni – se sia merito del nostro consiglio di cooperazione, ma il fatto che ci sia una ripresa negli scambi è molto incoraggiante”. L’obiettivo è intensificare questi scambi e creare opportunità di collaborazione. In quest’ottica, a margine della visita, sono stati firmati vari accordi, a partire da uno tra Eni e Rosneft e un secondo che vede il coninvolgimento di Anas nella gestione di tratti autostradali. In tutto le aziende italiane che operano in Russia sono 600, con un “rinnovato interesse” che sarà confermato dalla partecipazione al Forum di San Pietroburgo. Ma sul tavolo, oltre all’economia, c’erano i grandi temi internazionali, a cominciare dalla lotta al terrorismo, nella quale, ha detto il leader russo, bisogna “unire gli sforzi”. E anche in Libia, ha assicurato Gentiloni, con la Russia “continueremo a lavorare insieme“. Ma per Gentiloni l’incontro di oggi, come quello di ieri a Pechino con il presidente Xi Jinping, è stato importante anche per parlare del G7 che si apre tra 10 giorni a Taormina. G7 in cui la Russia, dopo l’esclusione del 2014, sarà il “convitato di pietra” ma che delle posizioni di Mosca non può non tenere conto. Anzi è “un dovere”, ha detto il premier. “Il punto di vista della Russia – ha aggiunto – deve essere parte della nostra discusssione. Sappiamo quali sono le cose che ci uniscono e quelle che ci dividono e sappiamo che abbiamo un interesse comune per la stabilità internazionale, nella lotta al terrorismo, nella gestione di alcune crisi. Tener conto di un attore così importante è un dovere”. “I nostri partner hanno voluto che ce ne andassimo dal G8, ma noi siamo sempre pronti ad accogliere chi vuol collaborare con la Russia“, ha assicurato Putin.Una posizione, dunque, quella della presidenza italiana del G7, tesa a valorizzare i punti in comune, senza per questo minimizzare le divergenze che ci sono e che sono anche di non poco conto. Una linea che vale anche nei confronti dell’Europa e delle sanzioni contro Mosca. Sull’eventuale rinnovo, ha assicurato il presidente del Consiglio, “nessuno pensi che l’Italia romperà in solitaria con i suoi alleati ma nessuno creda che decisioni sulle sanzioni possano essere prese con il pilota automatico e senza una vera discussione“. Certo è, secondo Putin, che le attuali relazioni russe con l’Europa “non possono essere definite normali”. Anche perchè i rapporti sono eccessivamente disturbati dalla “politica”.Grande interesse, in conferenza stampa, naturalmente anche al presidente degli Usa Donald Trump, al centro delle polemiche per aver rivelato informazioni al ministro degli Esteri russo Segey Lavrov, anche lui presente all’incontro di stamani. La Russia, ha detto Putin, è pronta “a fornire le registrazioni” del colloquio tra Trump e Lavrov (anche se poi il Cremlino ha precisato che si tratta di un resoconto stenografico e non di una registrazione) e che comunque il presidente americano “non ha condiviso con noi nessun segreto, e questo non è bene“. Piuttosto il problema è che “noi vediamo che negli Usa si sta diffondendo una schizofrenia politica”, ha concluso.Al termine dell’incontro Gentiloni è ripartito alla volta di Roma, dove lo attendono vai dossier, tra cui quello sull’obbligatorietà dei vaccini, che dovrebbe andare in consiglio dei ministri venerdì. Già domenica (o lunedì) il premier potrebbe però essere a Parigi, per il primo incontro con il presidente francese Emmanuel Macron.
RED
(fonte: askanews)