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Economia

Pubblicato il Gennaio 22nd, 2016 | Da admin

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GAIDAR FORUM 2016: LA RUSSIA E’ GIA’ PRONTA AI GRANDI CAMBIAMENTI MONDIALI

Mosca – Si è svolto dal 13 al 15 gennaio il “Gaidar Forum 2016“, il meeting che è considerato il punto di incontro per i teorici e i professionisti, gli scienziati più importanti del mondo e politici e rappresentanti autorevoli delle élite  GAIDAR FORUM 2016 5finanziarie e di business globali. Ogni anno, infatti, i leader del pensiero economico, i premi Nobel, i professori delle principali università mondiali (come Harvard, Stanford e il Massachusetts Institute of Technology) e i rappresentanti dell’establishment politico russo si ritrovano a Mosca per riunirsi a questa Accademia Presidenziale dell’Economia Nazionale Russa e della Pubblica Amministrazione. Il Forum ospita tutte quelle persone che determinano la crescita mondiale con le loro realizzazioni avanzate nel campo della scienza economica e influenza lo sviluppo sociale ed economico delle regioni e stati. Il Gaidar Forum è nei fatti una conferenza accademica di ricerca internazionale annuale, dedicata alle questioni legate all’economia. Il Forum si tiene dal 2010 in commemorazione di Yegor Gaidar, un eminente scienziato, economista e ideologo delle riforme primi degli anni ’90 in Russia. Come è accaduto tradizionalmente per le passate edizioni, anche quest’anno le discussioni al Forum si sono concentrate sulle questioni di attualità più difficili. Particolare importanza è stata GAIDAR FORUM 2016 3attribuita ai temi legati alla comprensione della posizione che la Russia sta assumendo in tutto il mondo e il suo ruolo strategico.

Riportiamo qui di seguito, gli interventi più salienti.  Mikhail Kovalchuk, Direttore del Centro Nazionale delle Ricerche “Kurchatov Institute“, che ha aperto la discussione descrivendo un quadro piuttosto cupo del futuro e ha detto chein alcuni decenni l’umanità potrebbe cominciare tornare alla condizione originaria a causa della rivoluzione tecnologica che ha sconvolto l’ordine naturale delle le cose sulla Terra.  Anatoly Chubais, presidente del comitato esecutivo della RUSNANO, ha detto che le l’influenza delle tecnologie sullalla natura era abbastanza prevedibile come conseguenza, ma la tempistica prevista è stata differente in quanto gli effetti  e i cambiamenti che ci si aspettava nel prossimo futuro, si sono verificati molto prima . Chubais ha poi parlato delle tecnologie di controllo dei veicoli senza pilota. Di grande interesse poi, l’intervento di Herman Gref, amministratore delegato e presidente del consiglio esecutivo di Herman Gref - Sberbank - al Gaidar ForumSberbank , che ha condiviso la sua visione sulle azioni che la Russia ha dovuto fare per diventare un paese leader. “Dobbiamo cambiare l’intero modello di istruzione nel Paese e io non credo nella formazione on-line. È lo stesso sistema, ma su Internet. Oggi abbiamo bisogno di contenuti e metodi di formazione diversa. Dobbiamo tenere il passo con l’attuazione di questi cambiamenti. Io non credo nella scienza e formazione che sono lontani dalla pratica e non credo nel mondo degli affari che è lontano dalla scienza. Bisogna prepararsi per un enorme auto-trasformazione. Nessuno diventerà un leader senza questa abilità “.

Al Forum si è però parlato anche di energia e fonti alternative. Significativo a tal proposito l’intervento di Itai Sened, professore all’Università di Tel Aviv , che ha affermato come “il principale problema delle risorse energetiche alternative sta nel fatto che non si poteva risparmiare sulla produzione di tale energia semplicemente incrementando i volumi, così come è stato fatto con le fonti di energia convenzionali e di altri tipi di produzione” .  Su una lunghezza d’onda simile anche quanto detto da Petr Kaznacheev, direttore del Centro GAIDAR FORUM 2016 4per l’Economia delle risorse di RANEPA che, concordando appunto con quanto detto da Sened, ha parlato della questione dei prezzi del petrolio che è diventata una problematica d’attualità.  Kaznacheev ha parlato del cosiddetto oil-zen, un termine che implica una situazione in cui non vi è alcuna reazione dinamica dei prezzi del petrolio in funzione degli sviluppi politici.  Infine Vered Blass, professore alla Recanati Business School dell’Università di Tel Aviv che ha invitato il pubblico a prestare attenzione alle conseguenze della creazione di energia e al relativo processo di combinazione delle differenti risorse energetiche nelle industrie.

RED

 



 

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