Verona (Palazzo della Gran Guardia) – E’ partito nel migliore dei modi il IV Forum Euroasiatico, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia fondatrice del format, da Intesa Sanpaolo e Gazprombank. Il Forum
Un elemento che ha accomunato questa prima delle due giornate di lavori, è sicuramente il ruolo di centralità, sia nell’economia che nell’ambito della sicurezza internazionale, che è stato riconosciuto seppure in modalità diverse, alla Russia. Veniamo pero agli interventi più significativi che si sono succeduti e nei quali l’Unione Euroasiatica non sembra più apparire come una comunità da definire, ma come una comune unità di destino ormai punto di riferimento delle nuove economie mondiali. “L’Unione Economica Eurasiatica è molto importante per l’Italia ed è nostro interesse mantenere un rapporto sinergico. In questo senso il nostro Paese è in prima linea a livello europeo, in quanto crede molto al dialogo bilaterale. Ad oggi però Bruxelles non ha ancora riconosciuto ufficialmente la nuova unione eurasiatica”. Ha così esordito oggi nel suo intervento, Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe alle Politiche e Affari europei che ha poi chiuso rilevando come “tra Europa ed Eurasia esiste un’interdipendenza economica e politica. Ora che stiamo uscendo dalla crisi occorre lavorare per cercare soluzioni comuni, a cominciare dall’energia: l’Unione europea non ha ancora attuato una politica comune per arrivare ad una vera politica unitaria sull’energia”.
“Il trattato Eurasiatico va bene, fa progressi, si sta allargando però non può creare un’area commerciale paragonabile alla grande alleanza frutto dell’accordo atlantico/pacifico”. Questo invece quanto detto dal presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, Romano Prodi. “Quelli dell’Unione Eurasiatica sono Paesi abbastanza omogenei tra loro, fanno buoni risultati ma non possono produrre quello scatto in avanti di cui la Russia ha bisogno. La grande trasformazione dell’Economia russa – ha proseguito Prodi – ha perciò bisogno di un rapporto stretto con l’Europa, è una questione vitale, per questo penso che la scelta europea sia conveniente per noi e per loro. Come ho sempre detto Europa e Russia sono vodka e caviale, ma solo il rasserenamento della situazione ucraina può sanare i rapporti che si sono avvelenati in questo periodo: l’Ucraina deve essere ponte e non campo di battaglia”.
“In un momento in cui in Europa si sta cercando di alzare i muri e di rinchiudersi nei propri confini, temendo chissà quale minaccia dall’esterno e non rendendosi conto che chiudersi
Da sottolineare anche l’intervento del sindaco della città scaligera, Flavio Tosi: “Conosciamo la determinazione e il coraggio del nostro presidente del Consiglio, e lo dico con sincera ammirazione perché ha dimostrato di essere determinato nel condurre questo Paese e provare a cambiarlo. Questo va riconosciuto a Renzi: la speranza è che il ministro Boschi, qui
“Abbiamo apprezzato la recente dichiarazione di Renzi secondo cui è un errore pensare di costruire un’Unione Europea senza la Russia“, ha dichiarato nel suo intervento Alexey Meshkov, vice ministro Affari Esteri della Federazione Russa. “Allo stesso tempo questo Forum sta crescendo e dimostra di stare al passo con i tempi, a testimonianza della volontà di ricercare una via d’uscita e soluzioni ragionate sui rapporti Eurasia-Europa“.
E veniamo infine all’intervento del presidente di Banca intesa Russia e dell’associazione Conoscere Eurasia, Antonio Fallico che ha detto: “Oggi riapriamo il Forum Eurasiatico in un clima sicuramente più positivo rispetto allo scorso anno, per due ordini di motivi. Il primo, perché c’è una nuova consapevolezza geopolitica internazionale che riconosce come necessario il contributo della Russia in materia di sicurezza per la comunità internazionale. Il secondo perché la crisi economica sta rallentando
Il vertice economico internazionale proseguirà domani con quattro sezioni tematiche dedicate a infrastrutture, food e agroindustria, aziende innovative e start up, energie alternative. Con 600 imprese accreditate e 900 operatori provenienti da 23 Paesi, il forum vedrà protagonisti domani, tra gli altri, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi; l’ambasciatore d’Italia in Russia, Cesare Ragaglini; il vice direttore generale della Compagnia per investimenti REGION, Anatoly Khodorovskiy; il coordinatore per S&D della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Paolo De Castro; il presidente dell’Unione degli Industriali e degli Imprenditori della Russia, Alexander Shokhin; il presidente di IREN Holding, Francesco Profumo; il presidente della 10° Commissione permanente del Senato della Repubblica Italiana (Industria, Commercio, Turismo), Massimo Mucchetti; il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli; l’Amministratore Delegato dell’Agenzia delle Iniziative Strategiche, Andrey Nikitin; il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia; il direttore esecutivo, responsabile private equity di Nevastar Finance, Bruno Mathieu; e il CEO e presidente del Consiglio di Amministrazione di Heerim Architects & Planners, Young Kyoon Jeong.
RED
( Forum Eurasiatico: intercom)