Mosca – Domani, 18 settembre, si terranno le elezioni in Russia. Gli elettori sono chiamati a nominare i deputati della Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento), gli esponenti delle
Tra i partiti che si presenteranno alle elezioni c’è anche Parnas, in cui militava Boris Nemtsov, l’oppositore assassinato nel 2015. Ma la formazione liberale non sembra più in grado di impensierire Putin: l’ondata di patriottismo e nazionalismo, che ha investito la Russia dopo l’annessione della Crimea (che si prepara a partecipare elezioni parlamentari russe per la prima volta dopo cento anni) ha finito per danneggiarla.
Gli ultimi sondaggi affermano che Putin gode dell’82% dei consensi degli elettori. L’opposizione appare debole e nonostante sia in atto la rituale campagna propagandistica dei media internazionali che danno la Russia nella solita visionaria condizione di recessione economica, nulla pare impensierire il
Da registrare l’intervento di ANSA che in uno speciale pubblicato poche ore fa dedicato appunto alle elezioni russe di domani, definiscono letteralmente “vertici del regime” l’attuale governo del Cremlino e parlano di “brogli che hanno piagato le scorse elezioni”. Ecco quanto scrive :
“L’economia che non tira è la principale preoccupazione dei vertici del regime. E’ uno dei motivi che hanno spinto Viacheslav Volodin, tra i gran visir di Putin, con delega alla politica interna, ad allargare le maglie e permettere la possibilità –
Qualcuno ha già detto: “molti nemici, molto onore”…
RED