Le più grandi voci della lirica internazionale in Arena in tre intensi mesi di bel canto e allestimenti
L’Arena di Verona Opera Festival rappresenta da solo il 20% dei biglietti d’opera in Italia e nel 2019 ha ottenuto un incremento di pubblico di quasi 10 punti percentuali in netta positività rispetto alle cifre del settore. Per l’edizione 2020 il Festival Lirico sfida se stesso alzando ancora il valore artistico, la varietà, la creatività e la fama partendo proprio dalle voci, cuore pulsante di ogni produzione e di ogni serata, per dare ad ogni singola serata il sapore di una première.
La straordinaria macchina produttiva di Fondazione Arena si è messa in moto ed il cast rispecchia il principio fondante di una stagione che, non avendo abbonati, deve quindi necessariamente considerare ogni singola recita come un evento unico, garantendo al proprio pubblico le migliori voci dalla prima all’ultima serata, senza distinzione alcuna, con direttori di consolidata esperienza e allestimenti di grande impatto visivo, alternando la grande tradizione storica areniana ad innovazioni sapientemente calibrate, prima fra tutte quest’anno, la regia del pluripremiato regista internazionale Gabriele Muccino al suo debutto nel teatro d’opera con Cavalleria rusticana e Pagliacci, quindi il debutto sul podio areniano del trentenne venezuelano Diego
Oltre a questo esordio, tornano grandi direttori d’orchestra apprezzati nelle precedenti edizioni del Festival, forti dell’esperienza instaurata con i complessi areniani: Daniel Oren, che più di ogni altro ha creato una straordinaria empatia con l’Arena tanto da confermarsi anche per la stagione 2020 Direttore Musicale del Festival, Francesco Ivan Ciampa, maestro dalla carriera in continua ascesa, e ancora Plácido Domingo, eccezionalmente per una sera sul podio per Aida, Jordi Bernàcer, Marco Armiliato, Ezio Bosso e il veronese Andrea Battistoni.
Ma sono le voci il cuore pulsante del teatro d’opera, voci in grado di convincere per la loro consolidata presenza nei
Nel cast del Festival 2020 vanno ricordati: il debutto areniano di Sonya Yoncheva, divina mondiale che in Traviata sarà al fianco di Vittorio Grigolo, star indiscussa e amante del palcoscenico
Quindi un altro esordio di altissimo livello per l’affascinante soprano russo Aida Garifullina, nota al grande pubblico per il ruolo di Lily Pons nel film del 2016 “Florence” a fianco di Maryl Streep e Hugh Grant e per la partecipazione alla cerimonia dei mondiali di calcio 2018. Artista di grande talento, scoperta e lanciata da Gergiev,
In omaggio all’ultima Traviata di Zeffirelli, regista che ha saputo esaltare gli spazi areniani come pochi altri, si assisterà anche all’importante debutto della star del Metropolitan Angel Blue, vera e propria celebrità richiesta dai grandi canali televisivi americani. Quindi Anna Pirozzi, in alternanza con Maida Hundeling ed Emily Magee – affermato soprano internazionale in una delle rarissime esibizioni italiane – interpreteranno il ruolo del titolo nell’intramontabile Turandot di Zeffirelli, affiancate dai tenori Murat Karahan e Jorge de León.
Quindi i baritoni Amartuvshin Enkhbat, Sebastian Catana, George Petean e Luca Salsi (autentico trionfatore della serata d’apertura del Teatro alla Scala di questa stagione) nel fortunato allestimento di Nabucco del 2017 di Arnaud Bernard con Anna Pirozzi, Saioa Hernándeze Maida Hundeling nella parte di Abigaille.
Ed ogni ruolo, per tutta la stagione, nasconde delle perle vocali: Alberto Gazale, Rafał Siwek, Ambrogio Maestri, Roberto Aronica, Chris Merritt, Ekaterina Semenchuk, Olesya Petrova, Sonia Ganassi, Nino Machaidze, Daniela Barcellona, Elena Zilio, Ruth Iniesta, talento valorizzato dal Festival 2018, il richiestissimo soprano Marina Rebeka in coppia per Traviata con l’acclamato Francesco Meli, la grande Barbara Frittoli e tanti altri interpreti in un festival unico al mondo che consente di ascoltare in ciascuna recita artisti internazionali in
La parata di stelle è impreziosita da cinque serate-evento con attesi debutti e graditi ritorni, a partire dall’imperdibile esordio del tenore Jonas Kaufmann, star al culmine della sua straordinaria carriera operistica che da molti anni il pubblico del Festival attende in Arena.
La divina Anna Netrebko – dopo lo straordinario successo ottenuto in occasione del debutto nel 2019 –torna in coppia con Yusif Eyvazov, per un gala ricco di sorprese tutte da scoprire.
Divenuto un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di danza, Roberto Bolle propone anche per il 2020 una doppia data per far sognare il pubblico areniano insieme al talento e all’energia dei suoi Friends.
Per finire, al termine del grandioso sold out del 2019 nei Carmina Burana di Orff, Ezio Bosso ha annunciato
Anche il mondo dei broadcaster conferma l’attenzione alla programmazione del Festival: UNITEL, impegnata nella stagione 2019 nella ripresa del gala di Plácido Domingo e del Trovatore con la regia di Franco Zeffirelli, effettuerà quest’anno la ripresa di Traviata, ultimo capolavoro del regista fiorentino scomparso pochi giorni prima dell’inaugurazione del Festival 2019.
Un capitolo speciale va poi dedicato ad una delle sorprese più gradite di quest’anno: il ritorno all’opera di una divina indiscussa del bel canto, vero pilastro della storia dell’opera, nonché volto popolare universalmente noto: Katia Ricciarelli. L’artista, impegnata in Cavalleria rusticanacon la regia di Gabriele Muccino, regalerà al ruolo di mamma Lucia uno spessore del tutto particolare.
Felice e soddisfatta del cartellone, il Sovrintendente Cecilia Gasdia commenta la lunga lista di grandi voci: «Quest’anno davvero abbiamo concentrato ancor più la preziosità del panorama internazionale, offrendo al pubblico una parata unica di eccellenze, che in pochi giorni consente di ascoltare in un
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