Pubblicato il Novembre 30th, 2016 | Da admin
0A DUECENTO ANNI DAL SUO DEBUTTO “OTELLO” TORNA NEL TEATRO PIU’ ANTICO D’EUROPA
Napoli – Una «prima» nel segno del glamour e del lusso con la mostra nel foyer dei gioielli storici di Bulgari (alcuni indossati in scena dalla Machaidze in occasione di questa “prima”) e un ricco parterre nel quale spiccano la testa coronata del principe di Danimarca Henri de Monpezat, marito della regina Margarethe, dell’icona del cinema francese Jeanne Moreau e del ministro per le riforme Maria Elena Boschi affiancata da due sottosegretari, Antimo Cesaro (alla Cultura) e Umberto Del Basso De Caro (Infrastrutture e trasporti). Tra gli altri, alcuni esponenti della famiglia Bulgari, il segretario generale della presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti, Gianni Letta, l’ambasciatore a Londra Terracciano, la stilista monegasca Sylvia Sermenghi. Nella lista degli invitati accolti dalla sovrintendente Rosanna Purchia anche Pierre Cardin, padrino e mecenate di Marcos Marin, artista di origini brasiliane che ha voluto rendere omaggio al compositore pesarese con la realizzazione di un enorme busto di Rossini alto due metri e mezzo e dal peso di 150 chili che sarà sistemato in un angolo dell’ingresso. Tanti i vip di casa, da Roma e Parigi che hanno scelto Napoli e Rossini per una sera speciale al San Carlo, dress code cravatta scura e, per le signore una occasione per sfoggiare un abito lungo o i gioielli di famiglia.
Si è alzato quindi il sipario su «Otello», l’opera di Gioachino Rossini che ha inaugurato la stagione del San Carlo con l’attesa regia di Amos Gitai, al suo debutto nella lirica, scene e costumi di due premi Oscar: Dante Ferretti e Gabriella Pescucci. L’Otello era assente dalle scene napoletane dal 1867, a Napoli aveva infatti debuttato esattamente duecento anni fa, il 4 dicembre 1816 al Teatro del Fondo (l’attuale Mercadante) perché il San Carlo in quel periodo era in ricostruzione dopo l’incendio che lo aveva distrutto il 13 febbraio di quello stesso anno. Sul podio Gabriele Ferro, di casa a Napoli per essere stato per anni direttore musicale, nel cast un gruppo di specialisti rossiniani con John Osborn nel ruolo di Otello, Nino Machaidze nelle vesti di Desdemona, Dmitry Korchak (Rodrigo), Juan Francisco Gatell (Iago), Gaia Petrone (Emilia), Mirco Palazzi (Elmiro), Nicola Pamio (il Doge), Enrico Iviglia (il Gondoliere).
Per l’occasione, come dicevamo, la mostra dei gioielli che Bulgari anche a Napoli, con lo scopo di arricchire la collezione Heritage (circa settecento pezzi che raccontano la storia dell’oreficeria e della celebre maison dagli anni Venti ad oggi, dalle creazioni Art Deco a quelle anni Ottanta in oro giallo con le pietre taglio cabochon) ha esposto proprio al Teatro San Carlo. Solo una trentina sono stati messi in mostra, ma si tratta di gioielli esclusivi e preziosi tanto che tutto il foyer è stato blindato e nel teatro sono sparpagliati body guards e agenti in borghese. Nel foyer, al termine dello spettacolo (lungo circa tre ore e mezza con un solo intervallo) cena per gli ospiti al costo di 150 euro a persona, costo ridotto a 100 euro per gli abbonati. Sempre gli abbonati potranno prenotarsi per visitare nella giornata di domani la mostra di Bulgari.
Per la cronaca, all’esterno del teatro partenopeo, nella vicina Galleria Umberto I, prima che arrivasse il ministro, sotto il vigile controllo dei poliziotti schierati in tenuta antisommossa. un gruppo di manifestanti del centro sociale Insurgencia ha protesto con striscioni contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca, (“Voi fritture e yacht, noi frittate di maccheroni“) e sul referendum (“I ricchi votano Sì, il popolo dice No“).
RED
(fonti: Ufficio stampa Teatro San Carlo, ANSA, Il Mattino video)
La mostra dei gioielli di Bulgari al teatro San Carlo