MOSCA – In Siberia 20mila tonnellate di
I materiali inquinanti si sono sversati da una cisterna di un impianto del gigante dei metalli Norilsk Nickel : il gruppo industriale è stato criticato dal capo del Cremlino per aver cercato di nascondere l’accaduto. La perdita di oltre 20 mila tonnellate si è verificata lo scorso 29 maggio, quando una cisterna di carburante è collassata in una centrale elettrica vicino a Norilsk, oltre il Circolo polare artico.
In una teleconferenza Putin ha strigliato il capo della controllata di Norilsk Nickel che gestisce la centrale, la Ntek, dopo che i vertici dell’azienda non hanno riferito l’accaduto in modo tempestivo. “Lo devo scoprire dai social?“, si è indignato il leader del Cremlino.
Rispondendo a un appello del ministro per le Emergenze, Evgeni Zinitchev, durante un meeting governativo dedicato proprio all’eliminazione agli sversamenti nel territorio di Krasnoiarsk, Putin ha annunciato: “Accetto la vostra proposta di decretare lo stato di emergenza a livello federale“. E ha chiesto a sua volta di “prendere
Zinitchev ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. Un impiegato della centrale elettrica è stato arrestato.
RED