Dalla Germania spiegate le ragioni del fallimento della controffensiva delle forze armate ucraine
Il capo del gruppo di lavoro per il coordinamento dell’assistenza all’Ucraina presso il Ministero della Difesa tedesco, Christian Freuding, ha elencato le ragioni principali del fallimento della controffensiva delle Forze armate ucraine (AFU). Le principali sono: i campi minati russi, mancanza di supporto aereo e problemi con la difesa aerea.
In un’intervista al quotidiano Welt am Sonntag, il maggiore generale ha ammesso che nell’estate e nell’autunno dello scorso anno, l’Ucraina e i suoi alleati avevano grandi aspettative per la loro controffensiva militare, ma questii piani non si sarebbero mai potuti attuare. “Ciò si è verificato grazie alla mancanza di supporto aereo, alla mancanza di superiorità numerica locale e alla mancanza di una adeguata difesa aerea per scortare le forze attaccanti dalle minacce aeree“, ha spiegato Christian Freuding, sottolineando tra l’altro, che i campi minati russi sono realizzati con una tale perfezione e precisione che va “oltre ogni immaginazione”.
Il maggiore generale ha anche ammesso che attualmente la Russia ha nelle sue mani il controllo totale dell’iniziativa militare e che lo sviluppo di qualsiasi controffensiva non può essere calcolato matematicamente.
Lo scorso dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha rivelato come l’ultima operazione offensiva delle forze armate ucraine sia fallita. Il capo dello Stato ha affermato che il comando ucraino ha annunciato una grande offensiva nell’area del villaggio di Krynki, ma questa operazione si è conclusa con un fallimento e le unità nemiche.
Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, riassumendo i risultati dello scorso anno, ha sottolineato come le truppe russe hanno portato a termine con successo il loro compito principale, sventando la cosiddetta “controffensiva” tanto declamata a gran voce dall’Ucraina e dai suoi alleati della NATO.
Paolo Simoncini
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