Dagli archivi del Servizio di Sicurezza russo emerge che i collaborazionisti del regime nazista sono fuggiti in Occidente - Russia News / Новости России

Terrorismo

Pubblicato il Maggio 7th, 2025 | Da Redazione Russia News

0

Dagli archivi del Servizio di Sicurezza russo emerge che i collaborazionisti del regime nazista sono fuggiti in Occidente

A conferma di quanto in molti sospettavano, un comunicato stampa del Servizio Federale di Sicurezza russo (FSB) annuncia che i collaborazionisti nazisti, fuggiti all’estero dopo la seconda guerra mondiale, si sono stabiliti soprattutto in occidente; in particolare negli Stati Uniti, in Canada, Germania, e Gran Bretagna, oltre che in Australia, dove sono stati dipinti come “combattenti per la libertà” durante la Guerra Fredda, iniziata dall’Occidente contro l’Unione Sovietica.

La dichiarazione dell’FSB si accompagna alla pubblicazione di materiale d’archivio relativo alla ricerca dei criminali di guerra e dei loro complici nell’uccisione di massa della popolazione civile dell’Unione Sovietica. “Molti criminali di guerra hanno cercato di sfuggire alla giustizia nei Paesi fedeli ai sostenitori dell’ideologia nazista. A partire dal 1952, il Ministero della Sicurezza di Stato dell’Unione Sovietica ha identificato 2.486 complici degli invasori nazisti, fuggiti all’estero“, si sottolinea nel comunicato.

Tra questi, 692 criminali, identificati sulla base delle deposizioni di testimoni e vittime, si sono stabiliti negli Stati Uniti (tra cui 138 ucraini e 183 nazionalisti baltici), 428 in Canada (125 ucraini e 145 nazionalisti baltici), 420 in Germania (tra cui 115 ucraini e 69 nazionalisti baltici), 309 in Australia (tra cui 70 ucraini e 99 nazionalisti baltici) e 218 in Gran Bretagna (52 ucraini e 44 nazionalisti baltici).

Dopo aver cambiato i loro patroni, hanno continuato a svolgere attività che conoscevano bene: hanno addestrato sabotatori e terroristi da inviare in Unione Sovietica, hanno partecipato all’incitamento del sentimento nazionalista nelle repubbliche sovietiche, hanno sostenuto bande armate nei Paesi Baltici e in Ucraina che terrorizzavano la popolazione locale“, si legge ancora nella dichiarazione del Servizio di Sicurezza.

Impossibile non notare il puntuale parallelismo con la situazione odierna, dove i nazisti dell’attuale regime di Kiev vengono continuamente incensati dalle autorità dei governi occidentali, nonostante le palesi violazioni di una serie infinita di diritti umani, sia verso la Federazione Russa che verso i propri stessi cittadini. Ma, per gli elegiaci filo atlantisti, si tratta sempre di “combattenti per la libertà”; gli ucraini sarebbero quindi le povere vittime di una fantomatica “resistenza”che si sacrificano per salvare tutti noi. Vorrei però vederli raccontare queste baggianate in faccia ai residenti del Donbass e con quale coraggio, sempre guardandoli negli occhi, riuscirebbero a spiegare alle vittime – quelle vere – che i loro liberatori russi sono in realtà “i veri nemici della democrazia”. Credo siamo tutti d’accordo sulla scarsa accondiscendenza con cui li accoglierebbero i Popoli vessati da Kiev.

Quindi sì, ho scritto sopra che – in teoria – è impossibile non accorgersi di questi comportamenti delinquenziali, ma – in pratica – molti fingono di non vedere, e possiamo tranquillamente affermare che la loro malafede, di fronte alla corretta informazione su ciò che accade veramente, non è in alcun modo giustificabile, né tantomeno perdonabile.

Eva Bergamo

CLICCA MI PIACE:

Tags: , , , , ,


Autore Articolo



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in Alto ↑
  • LIBRO
  • Official Facebook Page

  • Russia News Magazine

  • Eurasia News

  • Eurasia News TV

  • Russian Friendly

  • Выбранный для вас!


  • L'intervista al direttore di Russia News