COSI’ MUORE UN SOLDATO RUSSO

La incredibile storia di Alexander Prokhorenko, il giovane ufficiale delle forze speciali russe caduto nel corso delle operazioni che hanno fatto seguito alla presa di Palmira, da parte delle operazioni congiunte di Russia e Governo Assad.

Con la riconquista di Palmira, le truppe di Damasco, con il fondamentale supporto militare della Russia, hanno inflitto allo Stato Islamico la sua più cocente sconfitta, tattica e di immagine, in Siria. Le propaggini occidentali del Califfato sono ora isolate dalle roccaforti di Raqqa e Deir ez Zur, a loro volta sottoposte a una crescente pressione da nord dalle milizie curde siriane e da sud dall’esercito lealista. Bashar al Assad, presidente della Siria, può presentarsi oggi come colui che – insieme ai suoi alleati russi, iraniani e sciiti in generale – sta in concreto facendo di più contro il terrorismo jihadista.

La storia però, le guerre e le battaglie, spesso portano con se il sacrificio di eroi silenti, spesso dimenticati e la liberazione di Palmira non fa eccezione. Intrappolato dietro le linee nemiche, circondato da jihadisti e senza possibili mezzi di fuga, Alexander Prokhorenko, per non cadere in mano nemica, ha ordinato il raid delle forze russe dicendo stesso ai suoi di fare fuoco per eliminare i terroristi ma purtroppo, sacrificando in questo modo la sua vita. Dopo aver sognato una carriera militare, Prokhorenko si era arruolato presso l’Accademia Militare di difesa aerea delle Forze Armate della Federazione Russa subito dopo aver lasciato la scuola. Quando ha lasciato a casa per la sua ultima missione di due mesi fa, la moglie Ekaterina (sposata da poco e incinta del loro primo figlio), ha rivelato che non aveva idea che stava combattendo in Siria, credendo che il marito fosse nel Caucaso russo. Il suo corpo, fino ad ieri non era stato ancora trasportato in Russia, ma sicuramente al suo rientro in patria riceverà tutti gli onori militari che merita e anzi si ritiene che sarà lo stesso presidente Vladimir Putin a presentare le condoglianze alla famiglia di Alexander Prokhorenko.