Una stagione che vedrà presenti i titoli, le date e i cast stellari originariamente previsti, a partire dal
Fondazione Arena conferma per il Festival 2021 la forte volontà di realizzare la propria programmazione, nel segno condiviso di una rinascita che coinvolga l’intera città, e propone un calendario con regie e allestimenti scenografici, grandiosi e immateriali, a conferma della spettacolare tradizione dell’Arena, e che solo l’Arena può permettersi di creare, ma completamente nuovi e compatibili con le norme sul distanziamento sanitario.
Nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, Fondazione Arena di Verona firmerà, come un vero collettivo artistico, cinque nuovi allestimenti più leggeri e meno architettonici rispetto alla tradizione, ma più tecnologici, che vedranno l’utilizzo di spettacolari ed innovative video proiezioni, adatte a vestire l’imponente cornice areniana. Un problema, quello sanitario, che diviene opportunità di rinnovamento interpretativo, e che testimonia nei fatti l’eccellenza dei comparti areniani, che si esprimeranno realizzando in modo collegiale ogni nuovo allestimento.
Con grande attenzione al pubblico areniano, che da un anno dimostra il proprio affetto al Festival continuando ad acquistare i biglietti del Festival 2021 con numeri già oggi importanti.
Dunque, ogni singolo reparto produttivo della Fondazione Arena di Verona si fonderà in un pensiero creativo comune per dare vita a nuovi allestimenti unici e più leggeri sul fronte architettonico, ma sempre in grado di rispettare la complessa morfologia areniana e l’imponente grandezza dei suoi spazi, perfetti per le nuove tecnologie d’arti visive.
Una scelta unica nell’attuale panorama europeo che riconferma la vocazione da sempre collettiva del lavoro areniano e che pone tutti i lavoratori di fronte ad una sfida avvincente dimostrando come i problemi di queste ultime edizioni abbiano rafforzato il motore trainante della Fondazione.
Il palco tornerà dunque nella sua posizione originaria e le nuove tecnologie si integreranno nella tradizione degli storici ed iconici allestimenti che da oltre cento anni hanno reso l’opera in Arena unica in tutto il mondo: una rivoluzione estetica e drammaturgica che tutelerà artisti e tecnici da ogni rischio, consentendo comunque la spettacolarità e la grandiosità che da sempre il pubblico cerca in Arena. Il fil rouge di questo nuovo progetto e le sue declinazioni sui diversi titoli verranno presto svelati, consentendo anche di dare finalmente luce e voce alle preziose maestranze areniane nel loro nuovo ruolo di protagonisti del processo creativo.
Il Sindaco e Presidente di Fondazione Arena, Federico Sboarina: “Siamo molto orgogliosi di presentare la
Dopo un anno esatto dal primo lockdown, la situazione è ancora molto grave. Mancano certezze sul futuro e rispetto a ciò che vivremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Come l’anno scorso però, se pur con difficoltà ancora maggiori frutto di un anno di crisi, Fondazione Arena è pronta a ripartire nuovamente.
Per l’edizione speciale del 2020 è stato fatto uno sforzo incredibile, rimandando a quest’anno il festival che era stato programmato prima della pandemia. Un anno fa eravamo convinti che per l’estate 2021 l’emergenza sarebbe terminata, invece siamo ancora alle prese con una situazione altrettanto complicata. Tuttavia, come promesso, quest’anno faremo quello che avevamo detto per accendere il palco dell’Arena. Una sfida che vogliamo vincere con l’innovazione, l’impegno straordinario e il coraggio che ci contraddistinguono e che hanno permesso di accendere la musica anche nell’anno orribile del Covid. Vogliamo continuare a essere il punto fermo nel panorama musicale internazionale. Il 19 giugno la prima con il Maestro Muti sarà una ripartenza che non ha eguali, per una stagione che si preannuncia davvero straordinaria”.
Il Direttore Generale Gianfranco De Cesaris esprime la propria soddisfazione “Nella totale condivisione del progetto del 98° Festival , pensando all’integrità della Fondazione, istituzione culturale e motore economico della città di Verona, sono orgoglioso dello sforzo creativo prodotto dalla nostra squadra in termini di innovazione e sono certo che ciò segnerà una nuova ripartenza per noi e per il nostro territorio”.
Si confermano quindi le grandi coppie d’arte e di vita, da Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, che dopo la
Oltre a questi appuntamenti già in cartellone per il 2020 e riprogrammati nel 2021, Fondazione Arena ha aggiunto, in occasione del 150° anniversario dalla prima rappresentazione all’Opera del Cairo nel 1871, un’inaugurazione straordinaria di Aida, il capolavoro di Verdi e l’opera più amata dal pubblico areniano, che si preannuncia un evento davvero unico grazie alla presenza del Maestro Riccardo Muti, ambasciatore della cultura italiana nel mondo. Il cast stellare delle due serate (19 e 22 giugno) vede, solo per citarne alcuni, il soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, Francesco Meli come Radamès, Anita Rachvelishvili nel ruolo di Amneris e Riccardo Zanellato nel ruolo di Ramfis.
Inoltre vale ricordare che in questo ultimo anno più che mai sono stati importanti la vicinanza e il sostegno di tutti i nostri sponsor cui va il più sincero ringraziamento: Unicredit, Major Partner da oltre 20 anni, Calzedonia Group, Volkswagen Group Italia, Deutsche BAHN, Veronafiere, RTL102.5 e ancora A4 Holding, Air Dolomiti, Casa Vinicola Sartori, GrandVision, Metinvest, SABA Italia, SDG Group, Vicenzi.
RED