Marche

Pubblicato il Gennaio 19th, 2017 | Da admin

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CIVITANOVA MARCHE LA PICCOLA SAN PIETROBURGO MARCHIGIANA

Le quattro scosse che si sono ripetute nell’arco della giornata del 18 gennaio mi hanno letteralmente scombussolato, creandomi una forte piscosi. Neve, pioggia e terremoti, che ci sia un piano daTommaso Corvatta sindaco di Civitanova Marche parte di forze avverse nel voler distruggere la nostra bella penisola? Ho dormito male e quando arrivo a Civitanova Marche, per l’intervista con il sindaco, ancora stanco della notte in bianco mi getto sul primo bar che incrocio per un energico caffè.

La città se pur in pieno inverno mi dà sempre quella sensazione di gioia, come se la brutta stagione non fosse mai entrata. Le sue caratteristiche sono tipiche del tessuto urbano marchigiano, un sistema urbanistico a “pettine”, con il paese marittimo e commerciale ubicato nella fascia litoranea e quello comune-civitanovaprettamente storico, dominato da case elegantemente rifinite in “cotto”, nella parte alta. Ad arricchirlo un meraviglioso contesto collinare che ben si sposa con quello costiero in una variegata palette di colori.

Arrivo sotto una fastidiosa pioggia in Comune per l’intervista e come sempre il sindaco Tommaso Claudio Corvatta mi accoglie con la sua garbata gentilezze. Un nugolo di persone lo aspetta fuori e per rispettare i tempi che ci eravamo prefissi dopo un breve saluto incomincio la mia intervista:marche mappa provincia di Macerata e Ancona

–  Dopo il sisma di ottobre e purtroppo anche quello di ieri che ha colpito il centro Italia ed in particolar modo le regioni dell’Abruzzo e le Marche, la storia del territorio è leggermente cambiata.  Qual’ è stata la ricaduta in termini di impegno aggiuntivo di Civitanova?

   –  “La città non ha subito danni e non abbiamo patito conseguenze dirette anche se stiamo soffrendo quelle indirette, perché le zone interne e limitrofe si stanno prosciugando di risorse in attesa che il sisma ci dia una tregua sufficiente per iniziare la ricostruzione. I posti costieri come Annibal Caro gremitoCivitanova apparentemente ne stanno giovando, perché oltre agli sfollati che abbiamo ospitato nelle nostre strutture ricettive ed a cui abbiamo dato un aiuto economico e morale, c’è stato un trasferimento da parte di alcune attività dall’entroterra alla costa. L’appoggio finanziario dato non è servito solo alle popolazioni terremotate, ma sono state utilizzate per arginare lo spostamento in blocco di tante strutture dell’interno, che se nel breve periodo potrebbe convenire alla nostra città, nel medio e lungo termine creerebbero alle zone confinanti una dannosa desertificazione commerciale”.   

  –  L’evento di fine anno in piazza XX Settembre, andato in onda su Canale 5, ha dato un grande risalto mediatico alla città e la possibilità di far svolgere a Civitanova il Il concerto di fine anno di Gigi d'Alessio e Anna Tatangelo - al centro il sindaco Corvattaruolo di portavoce di tutta una serie di istanze e di necessità dell’intera Regione Marche. Come vede questo aspetto e come sente il peso di questa responsabilità?

–  “Come primo cittadino non posso che essere orgoglioso di questa bella opportunità che ha dato grande visibilità mediatica non solo alla mia città ma anche alle zone terremotate, infatti durante il concerto è stato invitato il sindaco di Amatrice per testimoniare la nostra voglia di ripresa. Ho vissuto questo evento come positiva per Civitanova, che oramai funge da capofila nella solidarietà, rappresentando lo snodo principale per tutti quelli che hanno a cuore le aree colpite dal sisma”.  Civitanova Marche

–   Se dovesse fare una fotografia della attuale situazione del tessuto produttivo ed economico della sua città, ma anche delle aree limitrofe, come descriverebbe il momento e soprattutto cosa si deve ancora fare, ma soprattutto quali sono i settori su cui puntare per un rilancio economico?

–    “I calzaturifici sono stati per anni il motore trainante dell’economia civitanovese che hanno reso famosa la città nel mondo, ma con l’avvento della crisi che ha colpito duramente questo settore, la situazione è cambiata ed i miei concittadini stanno tentando di individuare strade nuove. citano nataleInfatti negli ultimi cento anni abbiamo avuto tre epoche diverse per quanto riguarda l’industrializzazione, la prima a cavallo tra ottocento e novecento è stata incentrata sulla fabbrica delle bottiglie, poi una seconda dagli anni venti ai settanta dove c’è stata la grande epopea dello stabilimento della metalmeccanica con l’industria Cecchetti, mentre la terza dovuto alla sua chiusura è stata quella basata sul mondo delle scarpe che tutt’ora perdura, pur con le sue difficoltà. Adesso molti hanno cominciato ad interessarsi alla ristorazione ed al turismo a cui stiamo tentando di dare un forte impulso, oltre che al terziario avanzato e di qui la grande collaborazione con l’università di Camerino che è divenuta una nostra partner fondamentale”.

–   Civitanova, le Marche e la Russia…Storia di un grande amore e di una grande vicinanza che affonda le radici da più di un ventennio. Quali sono stati i rapporti fino ad oggi e soprattutto come vede un rilancio sinergico degli stessi?Tommaso Claudio Corvatta sindaco di Civitanova Marche MC

–    “Abbiamo avuto un grande connubio con la Russia, perché è da vari decenni che i nostri calzaturifici esportano i nostri prodotti oltre confine, poi recentemente abbiamo anche scoperto di avere forti affinità da un punto di vista culturale e la città di San Pietroburgo ne è l’esempio più eclatante, dato che un nostro concittadino, il signor Cecchetti, inventò un metodo di danza, unico nel suo genere che è stato molto apprezzato e dal quale siamo partiti per una collaborazione con la città russa. Ad avvalorare questo grande amore è stata la testimonianza di un tour operator che ci ha riferito che Civitanova è particolarmente apprezzata come meta turistica dal mondo russofono. Tutto ciò mi ha dato la possibilità di vedere con altri Civitanova Marche altaocchi le grandi possibilità inespresse della città e se al momento il commercio della calzatura vive un periodo d’inflessione, possiamo puntare su altre risorse per cementare il nostro grande legame con la Russia”.

Civitanova Marche - photo osvaldo miandroTermino l’intervista al il primo cittadino e mi concedo una breve passeggiata sul lungomare nord che con le sue belle e stravaganti illuminazioni a forma di onda mi fanno desiderare l’arrivo della bella stagione, quando immagino riversarsi in massa i tanti russi, sorridendo per aver coniato l’appellativo di Civitanova Marche come la piccola San Pietroburgo dell’Adriatico.

 Marco Iaconetti

 

 



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