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Celebrazioni del 220° anniversario della campagna italo-svizzera di A.V. Suvorov

Nel 2019 si sta  celebrando il 220 ° anniversario della campagna italo-svizzera delle truppe russe sotto il comando del feldmaresciallo Alexander Vasilyevich Suvorov .

«Alexander Vasilyevich Suvorov è personaggio leggendario, che è diventato durante la sua vita un simbolo della gloria militare russa. La sua figura colpiva incessantemente  l’immaginario collettivo dei suoi contemporanei e le generazioni seguenti hanno ammirato tantissimo e continuano ammirare le suoi gesta. Suvorov fa parte della storia come unico comandante nella storia dell’umanità, che ha combattuto più di sessanta battaglie senza alcuna sconfitta. E la parte culminante  della straordinaria carriera militare di Suvorov è stata la sua ultima campagna, quella Svizzera-Italiana del 1799“, – scrive lo storico russo S.G. Grigoriev.

Quest’anno in Russia si svolgono numerosi eventi e manifestazioni dedicati a questa importante data della storia russa. Così nell’aprile 2019 a Ekaterinburg Nel Museo della Storia e Cultura della regione di Sverdlovsk di O.E. Claire allla “Casa di Poklevskikh-Kozell” e stato presentato il concorso dei disegni realizzati dai ragazzi della Scuola d’arte di Mosin della città di Ekaterinburg e la mostra fotografica  “Svizzera e Liechtenstein ricordano A.V. Suvorov “. Gli abitanti e gli ospiti di Ekaterinburg  hanno avuto l’occasione di conoscere la storia della croce di Suvorov, eretta nel 1898 a spese del principe S. M. Golitsyn, il proprietario dei Chusovoy Steel Works, una delle fabbriche più antiche negli Urali. Il racconto fotografico ha mostrato come si svolge ogni anno da ormai 20 anni la celebrazione annuale delle Giornate Suvorov a San-Gottardo, dove partecipano i rappresentanti ufficiali della Russia e Svizzera con l’accompagnamento dell’orchestra di Mosca dei giovani cadetti. Nella mostra è stato inoltre esposto   presenti la lettera i autentica appartenuta al generale Suvorov, gentilmente prestati dalla collezione privata della famiglia Shmotiev. La mostra è stata realizzata dal  Museo della Storia e Cultura della regione di Sverdlovsk, Swiss-center di Ekaterinburg, Ibrahim Kodra Swiss Foundation, il museo Swissminiatur , RS Ticino con la partecipazione di “Museo della gloria militare degli Urali” a Verkhnyaya Pyshma e la famiglia Shmotiev

E ora è giunto il momento di ricordare la parte italiana della campagna nel 1799. 

«La campagna italiana è durata solo quattro mesi. Questo tempo è bastato alle truppe russo-austriache sotto il comando di Suvorov per liberare tutto il nord Italia dai francesi. Ebbero vittorie clamorose sul fiume Adda 15-16 (26-27) aprile,  sul fiume Trebbia 6-8 (17-19) di giugno, e nella città di Novi il 4 (15) di agosto. Prendendo diverse fortezze e confiscando molti cannoni, Suvorov ha spostato le truppe dei repubblicani verso Genova. La logica elementare portava verso l’ulteriore sviluppo del successo strategico: seguire  il nemico sconfitto fino l’ingresso delle truppe alleate nel sud della Francia. Purtroppo questo non è mai accaduto. Il fatto è che da questo momento Suvorov è diventato un serio ostacolo al consolidamento delle autorità di occupazione austriaca in Italia. Suvorov, idealista litigioso, non tollerava compromessi, era una persona semplice e incorruttibile, preferiva trattare con le autorità locali italiane direttamente senza chiedere permesso da parte degli austriaci e di solito nei conflitti difendeva la parte italiana. Frattempo la popolarità degli occupanti austriaci cominciava a scendere ed e arrivato il momento di fare sparire urgentemente Suvorov dall’Italia… Gli sforzi dei diplomatici austriaci e britannici hanno avuto successo: hanno convinto l’imperatore Paolo, che in Italia ci dovrebbe rimanere solo l’esercito austriaco, e tutte le forze russe dovrebbero unirsi in Svizzera”, – spiega lo storico russo S.G. Grigoriev. 

Così finì la campagna italiana del 1799 e iniziò la campagna svizzera con, la famosa  marcia Alpina con le difficilissime attraversate dei passi alpini e le battaglie spietate con i francesi, che divennero leggendarie.

Il 16 luglio 2019 a San Pietroburgo nel Museo statale di A.V. Suvorov è stata inaugurata la mostra “Il Principe d’Italia” per onorare il  220° anniversario della campagna italiana del 1799. Per questa occasione la nostra redazione ha fatto l’intervista con il direttore del museo Vladimir Gronsky.

– Ci racconta per favore  della mostra “Il Principe d’Italia”  dedicata al 220° anniversario della campagna italiana del 1799 …

Come sapete, il comandante russo Alexander Suvorov guidò le truppe russo-austriache nell’aprile-agosto 1799.  A.V. Suvorov fu insignito del titolo di “Principe d’Italia” per le vittorie in battaglie durante questa campagna militare contro l’esercito francese. Ecco perché la nostra mostra si è chiamata così. 

La maggior parte degli oggetti esposti sono i dipinti e la grafica. Sembrerebbe che questo sia piuttosto un modo abituale di organizzare una mostra: ritratti, uniformi, alcune armi … Per scoprire il vero conflitto drammatico nella mostra, è necessario dare un’occhiata più da vicino. Ecco gli eroi della Seconda Coalizione, che hanno combattuto sotto il comando di A.V. Suvorov. Vicino  son esposti i loro avversari sconfitti, i futuri marescialli napoleonici. Dopo secoli si ritrovarono di nuovo faccia a faccia nella sala del Museo Suvorov.

Un altro aspetto interessante: nella campagna italiana del 1799 tra i compagni d’armi di Suvorov sono stati i futuri personaggi della famosa Hermitage Military Gallery. Purtroppo poche persone conoscono queste pagine italiane della loro biografia. Probabilmente uno dei  più brillantei comandanti fu il discendente della vecchia famiglia regnante georgiana, Peter Ivanovich Bagration, che conosceva Suvorov dai tempi di guerra russo-turca del 1787-1791. Bagration mostrò un grande coraggio nella campagna italiana. Nella mostra è presente un ritratto del futuro eroe della Battaglia di Borodino del 1812, dove lui fu ferito mortalmente.

Gli altri importanti oggetti esposti sono due uniformi austriache del tardo XVIII secolo.  Sono i pezzi estremamente rari. Nei musei europei ci sono pochissimi esemplari, invece il nostro museo possiede una importante collezione.

Per la prima volta è esposta un’incisione di un autore sconosciuto dell’Europa occidentale del XIX secolo raffigurante Johann-Gabriel de Chatelier, un generale austriaco e quartiermastro del quartier generale di Suvorov. Chateler si distinse nelle battaglie della campagna italiana ed è particolarmente importante per noi perché proprio lui  fu il fondatore degli “studi di Suvorov” europei. Chateler descrisse per la prima volta le battaglie nel nord Italia del 1799 dal punto di vista di un ufficiale dell’esercito austriaco.

La mostra resterà aperta fino a settembre e contiene ancora molte scoperte per un visitatore curioso e amante della storia.

–  in Italia esistono i musei dedicati alla campagna militare del 1799, come ad esempio il museo privato di  Suvorov a Linthal in Svizzera? In futuro, questa mostra sarà esposta in Italia?

– Abbiamo ampi contatti con i musei della Russia e dell’Europa, noi sempre collaboriamo con piacere. A proposito dei musei italiani dedicati a Suvorov, non lo sappiamo. Ma se ci sono suggerimenti o  proposte sullo nostra mostra in Italia , li prendiamo in considerazione con piacere. 

– Quali altri eventi sono previsti dal museo per il 220 ° anniversario della campagna italo-svizzera delle truppe russe sotto il comando di A.V. Suvorov? 

– Per noi, quest’anno è ricco di date. Oltre al 220° anniversario della campagna italo-svizzera, a novembre si festeggia i 115 anni dall’inaugurazione del nostro museo. E poi segue 290 anni dalla nascita di Alexander Vasilyevich Suvorov. Noi  stiamo preparando un grande programma per tutta una serie di eventi (non solo gli attività museali, ma anche i concerti).

Nel frattempo, vorrei sottolineare l’attiva collaborazione del museo con il progetto “Campagna svizzera” (noto anche come “Suvorov220”). Vi partecipano circa un centinaio di persone, ricostruttori militari di diverse regioni della Russia  hanno in programma di seguire la rotta delle truppe di Suvorov del 1799 in uniformi e con attrezzature vicine a quelle storiche, anche nello stesso periodo dell’anno e con la stessa tempistica. Per ripetere la marchia, almeno in parte, quella che i “miracolosi eroi” di Suvorov hanno intrapresi più di  due secolo fa è una sfida seria, un atto di vero patriottismo.

La preparazione per questa è in corso da parecchio  tempo e il Museo di Suvorov supervisiona questo processo. Conduciamo lezioni e consultazioni pubbliche e online per i partecipanti ai progetti, gli facciamo vedere gli oggetti autentici della nostra collezione museale, inoltre  forniamo le informazioni storiche necessarie. A sua volta gli organizzatori del progetto ci raccontano dei risultati del loro lavoro preparativo. Ad esempio, in occasione della Giornata dei Musei, i ricostruttori hanno dimostrato l’uniforme dei soldati del reggimento Preobrazhensky di varie anni e hanno fatto vedere le autentiche tecniche di uso dei fucile d’epoca. In seguito loro hanno del loro club e hanno risposto a numerose domande dagli ospiti del museo. Attendiamo con impazienza e con grande interesse la ricostruzione della campagna del 1799 in  settembre in Svizzera e gli auguriamo un grande successo! 

– Secondo l’opinione autorevole del museo quando nato veramente A.V. Suvorov  nel 1729 o nel 1730? 

Alexander Vasilyevich Suvorov era una persona eccezionale, già durante la sua vita diviene  una leggenda e la data della sua nascita diviene l’enigma. Ci sono due punti di vista, entrambi supportati da fonti e argomenti. Aderiamo alla versione della scuola storica di San Pietroburgo, che nomina  l’anno 1729 come lì anno di nascita di A.V.Suvorov. Ma noi siamo d’accordo a celebrare due volte l’anniversario del grande comandante russo: è ovvio che se l’è meritato con le sue gesta eroiche.

Ringraziamo  il direttore del Museo Suvorov per l’intervista! E vorremo sottolineare, che questi eventi sono molto importanti per il mantenimento della memoria storica, ricordando la frase del il famoso storico VO Klyuchevsky (1841-1911): “La storia è una torcia per il futuro che brilla dal passato”.

Данные мероприятия очень важны для поддержания исторической памяти. . Не зря знаменитый историк В. О. Ключевский (1841-1911 гг.) сказал: «История-это фонарь в будущее, который светит нам из прошлого».

Giulia Ilina 

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