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CALCIO: LO ZENIT SAN PIETROBURGO AVANZA IN EUROPA LEAGUE E NELL’URNA TROVA IL SIVIGLIA

Squadre qualificate ai quarti di finale di europa LeagueTutto secondo pronostico. Lo Zenit San Pietroburgo passa il turno, la Dinamo Mosca invece è eliminata. Si chiude con un sostanziale pareggio il bilancio del doppio scontro italo-russo in Europa League, che vedeva opposte il Napoli ed il Torino rispettivamente alla Dinamo Mosca ed allo Zenit San Pietroburgo.
Iniziamo dalla squadra moscovita, cui non è riuscita l’impresa di capovolgere l’1-3 rimediato la scorsa settimana a Napoli, al cospetto degli azzurri di Benitez. La Dinamo ha fatto poco o nulla per ribaltare la situazione e, se si eccettua qualche conclusione da palla inattiva, non ha quasi mai impensierito la non certo irresistibile retroguardia partenopea. Anzi, sono stati i legni colpiti prima da Mertens e poi a Callejon, nelle fasi iniziali del match, ad impedire al Napoli di espugnare un’Arena Khimki che in realtà non ci credeva più di tanto.
Davvero preoccupante l’involuzione della squadra di Chercesov che, dopo 4 mesi senza sconfitte ed essersi aggiudicata il girone eliminatorio di Europa League a punteggio pieno, ha confermato di non vivere un gran momento di forma. Di ciò se ne è giovato il Napoli che con una condotta di gara prudente ha facilmente controllato i velleitari tentativi di Kuranyi e Kokorin di insidiare la porta di Andujar. Ottima la prova dello slovacco Hubocan, provvidenziale in alcune sue chiusure difensive che hanno permesso quanto meno di conservare l’imbattibilità interna chiudendo con uno 0-0 comunque scialbo e noioso, l’esito di una contesa il cui esito finale era già stato deciso al “San Paolo” da uno scatenatissimo Higuain, con la sua tripletta.
Diverso il discorso per lo Zenit San Pietroburgo che, sia pur soffrendo, è riuscito a portare a casa la qualificazione contro un Torino che è uscito dalla competizione con l’onore delle armi. Gli uomini di Villas Boas hanno patito enormemente la grinta dei granata che al “Comunale” hanno sfoderato una prova tutta grinta e carattere. Si partiva dal 2-0 della scorsa settimana, frutto delle reti di Witsel e Criscito, che metteva i biancoblu’ in una posizione di relativa tranquillità. Diverse le occasioni fallite anche per sfortuna dal Torino che solo al 90′ trovava la rete dell’1-0 con una grande incornata (è proprio il caso di dire….) del difensore polacco Kamil Glik. Inutile il serrate finale dei padroni di casa che con Amauri nei minuti di recupero, sfioravano addirittura quel secondo gol che avrebbe condotto il match ai supplementari.
Dimostrando comunque di non essere certo inferiori ai ben più quotati giocatori della squadra di San Pietroburgo, da cui sinceramente ci si aspettava qualcosa in più. E’ vero che la superiorità in campionato dello Zenit è netta ed indiscutibile, ma da una squadra che punta alla vittoria della seconda competizione continentale, ci saremmo attesi una prestazione di ben altro spessore. Invece per 90′ e passa tutti a contenere le folate di un Torino con evidenti lacune offensive.
Le ambizioni della squadra capolista in Russia di successo finale saranno, ad ogni modo, testate dalla squadra detentrice in carica del trofeo: dall’urna di Nyon, infatti, il sorteggio stavolta non ha decisamente arriso ad Hulk & C., dal momento che è in programma la doppia sfida con il temibile Siviglia.
La compagine spagnola, allenata dall’ottimo tecnico turco Unai Emeri, era lo spauracchio da evitare, insieme ai tedeschi del Wolfsburg (pescati dal Napoli), non solo perché ha vinto l’ultima edizione dell’Europa League ma anche e soprattutto perché dispone di ottime individualità come il bomber colombiano Carlos Bacca, capace di trasformare in oro la gran mole di gioco solitamente espressa dagli andalusi, della fantasia del navigato argentino Evar Banega, e della solidità in mezzo al campo del nazionale tedesco Piotr Trochowski.
Insomma, un avversario dal coefficiente di difficoltà ben più elevato rispetto a PSV Eindoven e Torino che, come abbiamo sottolineato, è stato eliminato con qualche patema d’animo di troppo.
La gara di andata (il 16 aprile) anche stavolta si disputerà a San Pietroburgo, mentre il ritorno è fissato esattamente una settimana dopo in Spagna, al catino presumibilmente infuocato del Sanchez-Pizjuan. Completano il quadro dei quarti di finale le sfide Wolfsburg-Napoli, Dnipro-Bruges e Dinamo Kiev-Fiorentina.

Francesco Montanino

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