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AZERBAIGIAN: 22 ANNI FA IL “CONTRATTO DEL SECOLO”

Il 20 settembre 2016 ricorre il XXII anniversario del “Contratto del Secolo”, la cui firma avviò un nuovo periodo nello sviluppo dell’industria petrolifera dell’Azerbaigian e dell’economia azerbaigiana in generale.

Firmato nel PalazzoGulustan” di Baku il 20 settembre 1994, il contratto si articolava in 400 pagine e fu preparato in 4 lingue. Esso riguardava lo sviluppo e la gestione produttiva dei giacimenti “Azeri”, “Chirag”, e “Guneshli” con la partecipazione di 13 aziende (Amoco, BP, McDermott, Unocal, SOCAR, Lukoil, Statoil, Exxon, Turkish petrolium, Penzoil, Itochu, Remko, Delta) provenienti da 8 paesi (Azerbaigian, USA, Gran Bretagna, Russia, Turchia, Norvegia, Giappone, Arabia Saudita).

Dopo aver firmato il Contratto, i partecipanti crearono lo Steering Committee,  l’Azerbaijan International Operating Company (AIOC), e il Consiglio consultivo, che iniziarono ad operare dopo aver ottenuto l’autorità legale con la firma, da parte del Presidente dell’Azerbaigian, di un decreto speciale, il 2 dicembre 1994.

La firma del “Contratto del Secolo” ha contribuito fortemente ad accrescere il prestigio internazionale dell’Azerbaigian, che è divenuto un importante esportatore petrolifero.

Proprio la necessità di esportare verso il mercato mondiale le crescenti risorse petrolifere dell’Azerbaigian rese più attuale l’idea dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan.

La firma di 22 anni fa con le compagnie petrolifere internazionali, ha gettato le basi di una cooperazione efficace e reciprocamente vantaggiosa con i paesi delle società partecipanti al contratto, ha aperto la strada per rafforzare la posizione geo-politica del paese, accelerando il processo di integrazione nel mondo dell’economia.

L’Azerbaigian è un Paese leader nella regione, ed oggi – forte dello sviluppo economico avviato proprio dall’esportazione petrolifera – è nel pieno della diversificazione della sua economia.

Barbara Cassani

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