Site icon Russia News / Новости России

Andrey Rublev supera Fucsovics e conquista l’ATP 500 di Rotterdam

Rotterdam – Dopo un entusiasmante 2020 che – nonostante una stagione travagliata a causa della pandemia – lo aveva visto trionfare in 5 tornei (di cui ben tre di categoria 500), ed un ottimo avvio di stagione (trionfo in ATP Cup con la Russia e quarti di finale raggiunti agli Australian Open), il numero 8 del mondo Andrey Rublev si è presentato in Olanda con l’intenzione di diventare il terzo russo ad iscrivere il proprio nome nel prestigioso albo d’oro dell’ABN Amro World Tennis Tournament, dopo i trionfi di Yevgeny Kafelnikov nel 1999 (6-2, 7-6 al britannico Tim Henman) e di Mikhail Youzhny nel 2007 (6-2, 6-4 al croato Ivan Ljubicic). Il moscovita classe 1997 è sceso in campo sul cemento verde di Rotterdam come testa di serie numero 4 del tabellone e, dopo aver eliminato il greco Stefanos Tsitsipas in semifinale per 6-3, 7-6 (7-2) è approdato all’ultimo atto da favorito. Ad attenderlo l’ungherese (classe 1992) Marton Fucsovics, numero 59 del ranking ed arrivato a giocarsi la finale (la terza in carriera, la prima in un ATP 500) dopo essere partito dalle qualificazioni.

Primo set. Parte male il russo al servizio (0-40) concedendo subito tre palle break consecutive al magiaro, ma è lucido poi nel recuperare e chiudere il game con un ace. Situazione analoga, a parti invertite, nel secondo gioco, con Andrey che prova a scappare (15-40) procurandosi due opprtunità per strappare la battuta all’avversario e Marton che rimonta pareggiando i conti: 1 a 1. Dopo i primi due game sale esponenzialmente il livello di Rublev al servizio, che concede sempre meno punti in risposta, mentre Fucsovics, spesso tradito dalla prima, deve faticare per tenere la battuta tirando fuori il meglio (ed anche qualcosa in più) dal suo repertorio. Una lieve supremazia che, però, non si traduce in palle break almeno fino al dodicesimo game (sul 6-5) quando, ai vantaggi, Andrey conquista un set point sul servizio dell’ungherese con un vincente di dritto in lungo linea; Marton si salva con lo schema servizio e dritto portando il set al tie break. Il primo mini break è di Rublev –rovescio in contropiede (2 a 1) – che si conquista poi tre set point consecutivi (6-3) con un’ottima prima esterna di servizio. Fucsovics annulla il primo, poi spedisce fuori il dritto e cede per 7 punti a 4 dopo 64 minuti.

Secondo set. Subito palla break per il russo (30-40) in avvio di seconda frazione; non trova la prima di servizio il magiaro che, al termine di uno scambio estenuante sulla diagonale di rovescio, si difende come può dalla variazione in lungo linea di dritto di Rublev, ma non può nulla sulla successiva volée. E’ solo il primo game, ma è quello che spacca la partita, aprendo un divario che il tennista ungherese non riuscirà più a colmare. Con un set ed un break di vantaggio Andrey prova a sfruttare l’inerzia del match, tiene la battuta e s’invola sul 2 a 0. Il russo tenta poi l’allungo decisivo nel settimo game procurandosi altre due palle break consecutive (15-40), ma Fucsovics respinge l’assalto affidandosi al servizio e resta aggrappato alla partita (3 a 4). Andrey è però pressoché perfetto sui propri turni in battuta e non concede possibilità all’avversario di rientrare, presentandosi così nel decimo gioco a servire per il match. Rublev apre con un passante lungo linea di rovescio (15-0) e chiude con lo sventaglio di dritto: finisce 7-6, 6-4 dopo 110 minuti di partita.

Per il russo, sempre più protagonista nel circuito maschile, è la vittoria numero 13 sulle 14 partite giocate dall’inizio dell’anno, il primo titolo in singolare del 2021, l’ottavo in carriera (il quarto di categoria 500), l’ennesima conferma di una crescita costante sia dal punto di vista tecnico che mentale.

Stefano Tardi

CLICCA MI PIACE:
Exit mobile version