Verona – Al Vinitaly per la prima volta la Federazione Russa è presente con 18 aziende provenienti da 5 regioni – Krasnodar, Stavropol, Rostov, Dagesta e Crimea – con oltre 50
La Russia è finora rimasta una terra sconosciuta per la produzione di vino anche se la storia dell’enologia risale ai tempi delle antiche colonie greche (oggi le regioni al Sud della Russia), quando il vino veniva prodotto dai greci con gli stessi autoctoni tramandati fino ad oggi. Le ultime ricerche svolte dagli enti internazionali hanno confermato che gli autoctoni del Sud della Russia non hanno nessun legame con i vitigni europei e quindi si possono trovare esclusivamente sul territorio russo. Infatti le condizioni climatiche con lunghi e freddi inverni e corte e calde estati unite a terreni particolari
In Russia si coltivano circa 90.000 ettari di vigneti: la regione Krasnadar, situata al Sud della Russia, è considerata tra i maggiori produttori di vino con 1/3 dei vigneti e della produzione totale nazionale. Anche la Crimea ha un’antica tradizione vitivinicola e oggi si presenta come una zona di produzione di vini di qualità dove attualmente si sperimentano maggiormente i vitigni internazionali. Favorita dalle nuove politiche vitivinicole di sostegno avviate dalla Federazione Russa – che
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