Politica Estera

Pubblicato il Dicembre 16th, 2014 | Da admin

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VINCENZO CAMPORINI: “NON VEDO UNO SVILUPPO EUROPEO SENZA LA RUSSIA”

Il Generale Vincenzo CamporiniRoma – Organizzato dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) col contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e col patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), si è tenuto presso la Sala Tatarella alla Camera dei Deputati,  il 12 dicembre scorso, un convegno intitolato: Multi e bilateralismo. Le opzioni della politica italiana. Hanno partecipato: Tiberio Graziani (Presidente dell’IsAG) il Ministro Plenipotenziario Luigi Marras, Direttore Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali del Ministero degli Affari Esteri, l’on Giulio Terzi di Sant’Agata (ex Ministro degli Esteri), il Generale Vincenzo Camporini ( vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali e membro della Fondazione Italia USA), prof. Raffaele Cadin (docente diritto internazionale Università La Sapienza), Prof. Alessandro Colombo ( Professore Ordinario di Relazioni Internazionali. Università degli Studi di Milano), prof. Gianfranco Lizza (ordinario di Geografia Politica ed Economica). Ha moderato i lavori il dott. Daniele Scalea, direttore dell’ IsAG.  La Giulio Terzi  di Sant'AgataNATO dal punto di vista strategico-militare e la CEE/Unione Europea da quello politico-economico sono, da oltre mezzo secolo a questa parte, i suoi punti di riferimento più stabili. A essi si aggiungono altri consessi come l’ONU, il Fondo Monetario Internazionale, il G7/G8 e, più recentemente, il G20. Questa dimensione multilaterale è apparsa la più adatta a promuovere gl’interessi di un paese che si percepisce come “media potenza”. La dimensione bilaterale, tuttavia, non è mai venuta completamente meno e anzi, nel post-Guerra Fredda, è parsa rafforzarsi. Oltre a quello con gli USA, gli altri rapporti coltivati con particolare attenzione a livello bilaterale sono con la Russia (e prima ancora con l’URSS) e coi paesi extra-europei del Mediterraneo (su tutti Luigi Marras e Giulio TerziTunisia, Libia, Egitto e, in anni più recenti, Turchia e Israele). La dimensione bilaterale, più difficile da affrontare facendo leva sulle sole risorse italiane, garantisce però la difesa di quei nostri interessi che non risaltano all’interno dei consessi multilaterali perché non in sintonia con quelli dei partner più potenti.  Molti gli spunti interessanti sui temi messi in campo. Interessanti le dichiarazioni del generale Vincenzo Camporini che ha dichiarato: “non vedo uno sviluppo europeo senza la Russia e non solo per gli antichi legami culturali. Noi europei – ha proseguito Camporini – siamo fondamentalmente dei piccoli paesi ed i nostri destini vengono decisi a Pechino o a Washington, per questo o facciamo un passo avanti o scompariremo”.  Decisamente incisivo è stato anche, l’intervento del prof. Gianfranco Lizza che ha sottolineato come “il potere è nelle mani dei grandi blocchi economici ed in questo lo Stato Italiano ha difficoltà ad esprimere i propri interessi nazionali. Siamo ormai arrivati ad essere una europa tedesca, senza avere una nostra politica estera, una nostra politica di difesa, una autonoma politica fiscale. In questo quadro interno – ha ribatito lo stesso Lizza – le sanzioni alla Russia non fanno gli interessi nazionali e gli americani fondamentalmente non vogliono che ci sia una comune politica europea.

red



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